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“Accogliendo la richiesta dei medici, e per non vanificare i risultati delle terapie al ginocchio tuttora in corso, il Santo Padre con rammarico si vede costretto a posticipare il viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan previsto dal 2 al 7 luglio, a nuova data da definire”.

 

 

 

Lo ha dichiarato ai giornalisti il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “Posticipare non è annullare”, ha precisato il portavoce vaticano in risposta alle domande dei giornalisti in Sala Stampa vaticana: “Ci sono stati dei miglioramenti, il Papa sente meno dolore, e i medici gli hanno consigliato di non pregiudicare il tutto: uno sforzo eccessivo, infatti, potrebbe riportare la situazione indietro”.

Due, quindi, i rischi possibili e da evitare: il primo è “non recuperare il miglioramento avuto”, il secondo  quello di “non poter ritornare alla situazione precedente” alla gonalgia al ginocchio destro di cui il Santo Padre soffre ormai da mesi. Attualmente, ha reso noto Bruni, “il Papa continua con le infiltrazioni, la fisioterapia e il riposo. E proprio il fatto che negli ultimi mesi si sia spostato sulla sedia a rotelle sembra aver favorito il miglioramento del dolore”.

Per il momento, il viaggio in Canada a fine luglio resta confermato, mentre appare verosimile l’assenza del Papa alla messa del Corpus Domini, in programma il 16 giugno prossimo.

 

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