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“Esattamente un anno fa abbiamo fatto esperienza di un importante e stimolante confronto sulle nuove prospettive di promozione del turismo salentino, con riguardo ai segmenti culturale e religioso”.

 

 

 

Esordiscono così in una nota a firma congiunta, Cosimo Durante, presidente del Gal Terra d’Arneo e il giornalista esperto in comunicazione Marco Renna. “Lo abbiamo fatto insieme - prosegue la nota - nel salone dell'episcopio di Piazza Duomo a Lecce, ospiti dell'arcivescovo Michele Seccia, nel cuore della città d'arte e nel centro esatto delle nuove politiche di sviluppo del territorio. Il vescovo, infatti, portò alla nostra attenzione la preziosa e proficua esperienza del progetto Leccecclesiae che ha consentito di creare in breve tempo un circolo virtuoso di meccanismi di fruizione e gestione di beni di proprietà ecclesiastica, ma come sempre di interesse pubblico, universale. I luoghi che ogni anno centinaia di migliaia di persone vengono a visitare e che rappresentano, per noi e per tutti, le immagini cardinali dell'iconografia turistica del Salento”.

“È un modello ormai acquisito - scrivono Durante e Renna - e forse meritevole di ulteriori specificazioni e contributi, ecco perché andrebbero approfonditi e condivisi profili di nuova portata progettuale. Chiese, palazzi, luoghi della fede e di pellegrinaggio costituiscono i capisaldi di un patrimonio culturale che offre sorprendenti analogie con le imminenti celebrazioni del Giubileo del prossimo anno a Roma. Emerge una naturale corrispondenza tra i luoghi ultimi dell'itinerario cristiano e i luoghi primi, ovvero il percorso di cristianizzazione che dalla Palestina del primo secolo si è concluso a Roma attraversando le asperità della penisola salentina, da Leuca (la bianca porta dell'Occidente secondo Pedrag Matveievic) alle sponde imperiali del Tevere”.

“Può esserci allora un effetto di incatenamento tra il Giubileo, universalmente considerato, e un Giubileo locale - proseguono -, dove sul piano compositivo il turismo religioso diviene occasione e opportunità, attraverso molteplici e interconnesse modulazioni artistiche, architettoniche e sociali. Sforzarsi di studiare un modello accessibile è non solo plausibile ma necessario, e allora può essere utile riconnettersi al ruolo di guida che la Camera di Commercio e la Provincia di Lecce hanno già avuto in un recente passato, premiando nella scelta di un coordinamento gli sforzi fatti e l'impegno dimostrato in questi ultimi tempi a fianco dei Gal per una maggiore consapevolezza e una crescita razionale del nostro territorio. Non prima di aver interessato, coinvolto e riunito le Chiese locali, quelle che appartengono alla provincia ecclesiastica di Lecce, ovvero la sede metropolitana e quelle suffraganee di Otranto, Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli e Ugento-Santa Maria di Leuca”.

“Questo, a nostro avviso - conclude la nota -, il passo da compiere, per uno sviluppo turistico meno effimero e più concreto, e probabilmente molto più fecondo per tutti”.

 

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