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Come ogni anno, la tradizione del presepe rinnova il senso di accoglienza e di comunione delle imminenti festività, così in tutte le diocesi italiane, le associazioni Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola, stanno donando a tutti i vescovi del Paese la consueta simbolica statuina che viene posta nei loro presepi.

 

 

L’altra mattina, anche a Lecce, il presidente provinciale di Coldiretti, Costantino Carparelli, insieme al direttore di Coldiretti Lecce, Aldo Raffaele De Sario e, per la rappresentanza di Confartigianato, il presidente di Confartigianato Lecce, Luigi Derniolo, assieme al segretario generale, Emanuela Aprile, hanno fatto visita all’arcivescovo Michele Seccia per consegnare la statuetta realizzata in una celebre bottega di Napoli, grazie all'abilità di un artigiano esperto nell'arte presepiale nella raffigurazione dell'immagine di chi interpreta “la possibilità di lasciare un segno di rispetto per l'uomo e la natura e di cura per la comunità”.

Negli anni precedenti, erano stati individuati l'infermiere, l'artigiano e il manutentore del verde, quest’anno la scelta è caduta su un giovane intento a lavorare sotto la guida di un maestro, il discepolo e il maestro, perché “solo il saper fare ci può rendere competitivi: le tecnologie non sono sufficienti”.

Inserire questa nuova figura è un'idea inedita per parlare dell'agricoltura, espressione di uno straordinario patrimonio di conoscenze ed esperienze che, soprattutto, nell'impresa familiare, devono essere tramandate, di generazione in generazione, salvaguardando la ricchezza dei valori che sono custoditi nelle campagne e su cui si vuole aprire una più profonda riflessione in ogni diocesi.

 

 

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