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Quest’anno si celebra la memoria degli 800 anni del presepe di Greccio, il primo presepe vivente organizzato nel 1223 da San Francesco nel piccolo borgo della provincia di Rieti. Il santo di Assisi ha avuto una grande intuizione e tornando a Greccio non ha voluto far altro che riproporre quello che la Chiesa aveva sempre rappresentato.

 

 

 

Questo anniversario si celebra anche a Roma e in modo particolare con la mostra dei presepi in Vaticano. I 100 presepi in mostra arrivano da tutto il mondo e sono realizzati con i materiali più disparati: dalla plastica al metallo, dal legno alla carta. La mostra è ospitata sotto il braccio sinistro del Colonnato del Bernini di piazza San Pietro, le natività saranno visitabili fino al 7 gennaio. Una mostra, organizzata dal dicastero per l'Evangelizzazione, alla quale si potrà accedere gratuitamente. Cresciuto di anno in anno, l'evento è ormai diventato un evento globale. E la grande adesione degli artisti lo dimostra. Le opere infatti arrivano anche da oltre oceano: dagli Stati Uniti al Venezuela, passando per le Filippine. Tra i tanti presepi ce n’è uno totalmente meccanizzato. Uno, invece, è a forma di macchina da caffè, altri sono cuciti in stoffa, altri ancora sono stati realizzati dagli alunni delle molte scuole che hanno aderito all'iniziativa.

La cerimonia di apertura è stata accompagnata dal Coro dei bambini dell’istituto comprensivo “A. Malfatti”, del comune di Greccio, e dalla Banda musicale del Corpo della Gendarmeria Vaticana. La mostra sarà visitabile fino a domenica 7 gennaio 2024, tutti i giorni dalle 10 alle 19.30, sotto il Colonnato. L’ingresso è libero e gratuito, e sarà consentito fino a 15 minuti prima della chiusura serale. Nei giorni 25 e 31 dicembre 2023 l’orario di chiusura è anticipato alle 17.

Il presepe, ha ricordato papa Francesco, “ci racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi”. È un segno che parla alla vita di ciascuno: il cielo stellato che squarcia il buio della notte annuncia la presenza Dio che illumina tutti coloro che attraversano le tenebre della sofferenza.

Perché il Natale è questo, un coinvolgimento della gente, una festa che apre il cuore alla speranza di Dio che viene, ancora una volta, per ciascuno di noi.

 

Photogallery dalla pagina Facebook “100 Presepi in Vaticano”

 

 

 

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