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Per la comunità di Acaya la data di oggi rappresenta un riferimento per l’intero anno, in occasione della solenne festa di San Paolo Apostolo, ormai da secoli venerato nel borgo fortificato.

 

 

Quella di oggi èè una data significativa per la Chiesa, in quanto celebra insieme due grandi apostoli. Il primo è Simone chiamato Pietro, e il secondo è Paolo, apostolo delle genti, che sulla via di Damasco ha riconosciuto in Gesù Cristo colui che ha sempre amato e creato. Paolo accetta la nuova missione, quella di portare a tutti i pagani la nuova alleanza in Cristo, perché ogni battezzato morto in Cristo possa camminare nella novità di Vita. Non poteva scegliere persona più adatta, un uomo formato, un rabbino, un fariseo, per educare i nuovi popoli alla vita in Cristo” annuncia il parroco di Acaya don Valentin Diac, che conclude: “di San Paolo non va ricordata solo la conversione, che abbiamo capito essere stata una vera vocazione. Abbiamo ancora molto da imparare da questo grande apostolo. C’è una vocazione da accettare, esattamente come ha fatto Paolo, perché la nostra fede apostolica non è da cercare fuori, ma dento. Non è facile accettare che un fratello imponga le mani, come è successo per Paolo, non è facile accettare un fratello che fino a ieri camminava per strade diverse. San Paolo ci ricorda che la vita in Cristo è un impegno che va da mattina a sera. Pensiamo oggi a San Paolo, non solo come scrittore, ma anche come uomo attento alla preghiera, come uomo che celebra e spezza il pane, che prolunga la sua omelia fino a mezzanotte”

Alle 19 si terrà presso la Chiesa Madre la divina liturgia, al termine avrà inizio la processione per le vie del paese e che si concluderà proprio presso la cappella dedicata a San Paolo. Seguirà lo spettacolo pirotecnico ed il concerto bandistico presso largo castello, dove sono state installate le tradizionali luminarie.

 

 

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