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Si sono conclusi, a Torchiarolo, i festeggiamenti in onore del patrono, il SS. Crocifisso, prolungatisi di una settimana a causa dell'allerta meteo.

 

 

 

Molto intenso il triduo di preparazione alla festa, che ha visto centrare l'attenzione ai "Crocifissi di Torchiarolo", ovvero tutti coloro che soffrono spiritualmente e fisicamente. Tanta partecipazione appunto, durante la messa di guarigione e liberazione, dove la processione eucaristica all'interno della chiesa è passata tra le sedie a rotelle. Tanta fede, commozione e speranza.

Il sabato della festa, durante la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Antonio Montinaro, è stato ripristinato il gemellaggio tra i comuni e le parrocchie di Torchiarolo e Arnesano, alla presenza dei rispettivi parroci e sindaci, in virtù dello stesso patrono, Gesù Crocifisso. Al termine, benedizione al paese dal sagrato e processione del simulacro in chiesa.

Essendo una festa legata al periodo del raccolto, è tornata l'antica tradizione della benedizione dei campi nei punti cardinali del paese, soprattutto in questo periodo drammatico per le nostre campagne che hanno perso le vigne, gli ulivi per la xylella e ora anche i fichi a causa di un punteruolo.

Dopo due anni di fermo, è tornata la tanto attesa, fiera-mercato, inaugurata dal sindaco e dal parroco. Due serate di relax, infine, con "Alta frequenza" e "I Malfattori". Nel mezzo di queste giornate di festa, sono stati accolti una ventina di pellegrini, in occasione del ventennale della via Francigena che fa tappa a Torchiarolo, con l'iniziativa "Road to Rome 20" ed è stata benedetta la macchina per disabili "PMG Salento".

La comunità ora si prepara a tre turni di cresima, alla ripartenza dell'anno catechistico, alla giornata del povero e all'ordinazione presbiterale del viceparroco.

 

 

 

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