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Sono, come di consueto, giorni di attesa e di intensa devozione popolare a Surbo, non solo per la Pasqua del Signore, centro della vita di fede di ogni cristiano, ma anche per una delle ricorrenze più importanti e sentite dalla comunità della cittadina alle porte di Lecce: la festa della Madonna di Loreto, che si celebra nel martedì dopo Pasqua.

 

 

E se l’immagine esteriore della statua della Madonna, in virtù del suo vestito interamente composto da gioielli in oro donati ex voto dai fedeli surbini nel corso di centinaia di anni, è impressa nella mente delle migliaia di persone che ogni anno in questi giorni si riversano a Surbo, anche il senso autentico della festa è ben chiaro alla comunità cittadina: “Celebrare la Madonna di Loreto subito dopo Pasqua - ha detto ieri sera don Mattia Murra, parroco della parrocchia Santa Maria del Popolo, al termine della celebrazione che di fatto ha dato inizio ai festeggiamenti - non può non farcela vedere come la prima persona che ha realizzato pienamente la Resurrezione. Per noi, allora, volerla imitare significa imitarla nella vita di grazia, nella vita santa, nel desiderare la vita risorta.”

Ricco il programma dei festeggiamenti religiosi e civili, anche grazie al lavoro svolto dal nuovo comitato costituitosi proprio negli scorsi mesi. Centro della festa sarà, come sempre, la solenne processione che nella mattinata di domani, partendo dalla cappella della Madonna di Loreto, si snoderà lungo le vie principali di Surbo, per confluire poi in Piazza Unità Europea dove sarà celebrata la messa.

In serata, dopo la solenne celebrazione in chiesa madre, la piazza sarà animata da spettacoli musicali e di cabaret (tra gli altri, si esibiranno gli Scemifreddi e Pino Campagna). Verrà, inoltre, premiato il giovane vincitore della prima edizione del concorso grafico “Surbo: città della Madonna vestita d’oro”, che ha coinvolto in queste settimane i bambini e i ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e medie di Surbo.

 

 

 

 

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