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Sarà l’arcivescovo Michele Seccia a presiedere domani, 2 dicembre, nella chiesa madre di Squinzano, alle 11, la cerimonia funebre con il rito delle esequie del gen. Guido Bellini, già Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.

 

 

Il Gen. Guido Bellini era nato nel 1939 a Monteroni di Lecce. Sin da giovanissimo decide di intraprendere la carriera militare. Entra quindi all’Accademia militare di Modena e poi alla Scuola di applicazione d’arma di Torino. Presta servizio in diverse unità operative del Genio. Promosso Generale di brigata ottiene il comando della Brigata motorizzata Friuli. Dal 1992 al 1994 ricopre l’incarico di Capo del 1º Reparto dello Stato Maggiore della Difesa e diviene presidente del comitato sportivo militare nazionale.

Nominato Ispettore dell’Arma del Genio, quindi Sottocapo di Stato Maggiore dello Stato Maggiore Esercito, dal 1997 viene nominato Ispettore logisti­co dell’Esercito. Dal 2002 è chiamato a sostituire il generale Sergio Siracusa (nominato Consigliere di Stato), a ricoprire la carica di Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Sarà l’ultimo Comandante Generale dei Carabinieri proveniente dalle fila dell’Esercito. Transita in Ausiliaria nel 2004. Negli anni successivi ha ricoperto la carica di presidente della Selex Communications del Gruppo Finmeccanica.

È deceduto ieri sera alla fine di una lunga malattia che negli ultimi anni lo aveva molto provato. Una lunga carriera in cui ha sempre agito con ideali di lealtà, correttezza, ordine e rigore, coltivando, nella sua lunga e prestigiosa esistenza, la passione per la musica, per la politica che lo portava a seguire in modo attento e critico le attività delle amministrazioni comunali, e per lo sport, sostenendo tantissime iniziative culturali e sportive fino ad occuparsi della gestione del Sailing Club di Casalabate per diversi anni. Una personalità eclettica, poliedrica, versatile e dal valore inestimabile, non solo per il grande contributo dato nel mondo dell'Esercito e dell'intera Arma dei Carabinieri, ma anche per la comunità di amici o semplici conoscenti che oggi lascia e che sempre porterà addosso il vanto e l'orgoglio di aver condiviso la propria città con un valoroso e prestigioso uomo del suo calibro.

Per domani il sindaco di Squinzano, Mario Pede ha proclamato il lutto cittadino.

 

 

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