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Il nuovo Anno 2024 è iniziato sotto la protezione di Maria SS. Madre di Dio che con l'atteggiamento del “custodire” mostra alla Chiesa la ricerca dell'essenziale e la sola cosa necessaria, contemplare la vita del Figlio Gesù.

 

 

La comunità dello Spirito Santo di Lequile, anche quest'anno, ha onorato nel secondo giorno di gennaio San Basilio Magno, titolare della rettoria di Dragoni. Alcune fonti raccontano che "San Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio". Alcuni momenti comunitari hanno scandito le importanti tradizioni che sono parte del vissuto dei fedeli.

Sabato 23 dicembre, al termine della santa messa, è stata intronizzata la statua del santo e martedì 2 gennaio, giorno liturgico della festa, si sono svolti tre momenti principali: la processione, la solenne celebrazione eucaristica e il ritorno dell'accensione del falò, che dopo molti anni di assenza ha ripreso vigore insieme allo spettacolo pirotecnico e allo stand gastronomico delle “pittule”.

Il parroco-rettore don Andrea Zonno e il Comitato feste di Dragoni rappresentato dal presidente delegato Cristian Liaci, hanno fortemente voluto rimettere al centro l'importanza delle tradizioni, che nel ricordo legano alla fede dei padri e che nel presente sono segno e desiderio di unità e maggiore fraternità, in una società sempre più individualista e ripiegata su interessi di parte e personali.

Il fuoco buono è segno di purificazione dai mali e slancio delle coscienze secondo Dio e la forza dello Spirito Santo a cui san Basilio, apostolo e ministro di Cristo, dedicò un suo celebre trattato teologico.

 

 

 

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