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Domani e dopodomani, 3 e 4 settembre, nella parrocchia di San Massimiliano Kolbe a Lecce, sarà esposta alla venerazione dei fedeli, una reliquia del Beato Giovanni Paolo I, consistente in un pezzo di stoffa della talare sacerdotale che il beato ha utilizzato negli anni dell’episcopato a Venezia.

 

 

Due giorni di preghiera intensa, vissuti da pregare per l’intercessione del papa, al quale piaceva affermare: “bisogna offrire un supplemento d’anima al mondo”, per far ascoltare “il sussurro di Dio”. La celebrazione eucaristica di domani alle 19 e domenica 4 settembre alle 8,30 e alle 18,45, saranno caratterizzati da una preghiera particolare per Papa Luciani, in quanto il prossimo 4 settembre nella piazza San Pietro verrà proclamato beato. Il suo papato è durato “lo spazio di un mattino” e non ha lasciato alcuna traccia documentale nella storia del Papato, ma ne ha modificato l’immagine papale, lasciando un esempio coerente e nitido del suo modo di fare il papa. Attraverso il suo esempio Papa Luciani ha dato la possibilità di intravedere qualcosa del suo pontificato e su come sarebbe dovuto essere se ne avesse avuto il tempo.

Questo modo “nuovo” d’essere papa, più semplice, più personale, più evangelico, egli l’ha mostrato più che attuato, ma manifestandolo ha influenzato il successore, San Papa Giovanni Paolo II, che in maniera più visiva l’ha portato a compimento. Scelse di chiamarsi Giovanni Paolo I volendo riallacciarsi ai due immediati predecessori San Giovanni XXIII e di San Paolo VI, i papi del concilio. Creando continuità nella storia anche il suo successore Wojtyla, lo confermerà chiamandosi Giovanni Paolo II. La reliquia è stata donata al parroco don Antonio Murrone dalla nipote Pia Luciani, e sarà esposta alla venerazione dei fedeli nei due giorni di preghiera.

 

 

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