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Dopo una lunga pausa dei laboratori, per il pernicioso Coronavirus, domenica scorsa, di sera, 85 educatori con le relative squadre di 134 ragazzi tra i 6 e i 12 anni, hanno inaugurato a Lecce il Grest con una solenne celebrazione del parroco don Sandro Quarta nella chiesa parrocchiale di San Sabino.

 

 

 

“È stato molto emozionante a conclusione della s. messa vedere la partecipazione attiva di genitori e bambini specie al momento della consegna delle magliette e dell’incardinamento nelle squadre. Si leggeva sul volto di tutti una forte emotività sostenuta dal battito delle mani e dai sorrisi”, ha affermato Tommaso Di Sabato, alla guida del gruppo di coordinamento.

“Ho recepito sicuramente impressioni molto positive e provato tanta contentezza, direi felicità nel rivedere il Grest ricominciare dopo due anni di blocco per il Covid. Ovviamente, la tristezza è il non aver potuto accogliere tutti i bambini che vi volevano partecipare per le ovvie restrizioni, ma tanta speranza è alimentata in me dal fatto di aver potuto riavviare quest’attività parrocchiale, che mi piace molto e a cui partecipo da diverse edizioni. Mi ha colpito il vedere il coinvolgimento di nuovi animatori e di tanti bambini, desiderosi di tuffarsi in tale travolgente esperienza”, ha aggiunto Davide, del coordinamento.

“Un’esperienza di rinascita, dopo tanta solitudine per la pandemia” sostiene Sara, animatrice. E tra le nuove leve degli educatori c’è chi è più emozionato dei bambini, perché è un’esperienza nuova, che suscita l’allegria e la gioia, vedendo finalmente tanti bambini tutti insieme, lieti con la spensieratezza della loro età. Insomma, se don Sandro precauzionalmente si è chiuso nel “silenzio stampa” sino al 2 luglio, quando termineranno le attività, “adesso è corsa ai punti, perché il Grest è anche una gara. Tutti i partecipanti sono coinvolti, mentre il gruppo di coordinamento vigila sulla tranquilla operatività delle squadre”. Lo ha detto Chiara!

 

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