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Con grande gioia, l'arcivescovo Michele Seccia, dopo aver recitato la supplica, ha presieduto domenica sera la celebrazione eucaristica, in una cattedrale gremita di fedeli, in occasione del passaggio a Lecce dell'icona dell'Immacolata dei miracoli, venerata e festeggiata dalle suore d'Ivrea, presenti alla messa.

 

 

 

L’eucarestia è stata trasmessa in diretta da Portalecce e da Telesalento. Commosso, il pastore, ha ricordato il suo legame con quell'icona fin dall'infanzia, avendo frequentato la scuola materna ed elementare presso le suore d'Ivrea di Barletta, che custodivano nella cappella, tale effige mariana. Ha ripetuto il "De Maria numquam satis" di San Bernardo, ovvero che la devozione a Maria o l'attenzione a lei data, non è mai abbastanza.

Questo soprattutto perché quell'icona ha resistito agli attacchi della scure e del fuoco a metà '800, ma nessuno è mai riuscito ad attaccare o distruggere Maria. La madre superiora ha ricordato i cenni storici legati al culto dell'Immacolata dei Miracoli e ha posto l'attenzione anche sulla fondatrice dell'ordine, la Beata Antonia Maria Verna.

L'arcivescovo ha invitato i fedeli a riscoprire la presenza della Madonna in ciascuno di noi e a prendere da lei alcuni stili che dicono l'appartenenza a Cristo, al mistero trinitario di cui è entrata a farne parte. Noi, ha continuato, ci entriamo mediante l'eucarestia, che è e deve essere il nostro atto di fede.

Nella giornata di ieri, prima di ripartire, il quadro miracoloso ha sostato nella chiesa di San Giovanni Battista nel monastero delle Benedettine.

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

 

 

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