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Si è appena concluso il calciomercato di riparazione del Lecce. Gli acquisti di Nikolov, Hjulmand, Yalcin, Pisacane e Maggio (essendo svincolato può essere tesserato dopo la chiusura del mercato) con le cessioni di Dubiskas e Falco, e lo svincolo di Lo Faso, consegnano a mister Corini una truppa sempre più internazionale che consente di completare la rosa in ogni reparto.

 

 

Non sarà facile il compito del tecnico, il quale se non avrà problemi a inserire gli italiani ed esperti Maggio e Pisacane, dovrà invece molto lavorare sul piano tattico coi nuovi stranieri, che arrivano da campionati diversi. Inoltre, dovrà ben presto conoscere i giovani innesti, valutarne le caratteristiche e farli esprimere nel miglior modo possibile, magari anche variando il modulo tattico.

Un primissimo bilancio, però, si può già stilare. Il saggio Corvino si è reso conto della necessità di puntellare la difesa e, ponderati anche i problemi fisici di Dermaku e il grave infortunio di Adjapong, si è affidato agli esperti Pisacane e Maggio. La scelta appare opportuna e intelligente. Forse, considerata l'involuzione di Calderoni e le difficoltà di Zuta, si sarebbe potuto cercare un esterno sinistro, ma Corvino avrà considerato la possibilità di una crescita su quel lato dello stesso Zuta e forse avrà anche promosso il giovane Gallo.

Il reparto di centrocampo, che in estate sembrava il più completo e affidabile, non si è rivelato tale, in questa prima parte di campionato, visto lo scarso apporto degli esperti Paganini e Henderson (quest'ultimo a dire il vero è andato a fasi alterne, ma non ha demeritato del tutto).

Così Corvino ha puntato sugli stranieri Hjulmand (buono il suo approccio in alternativa, o anche al fianco di Tachsidis), e Nikolov (non ha convinto, ma è presto per dare giudizi e il direttore punta su di lui). In questo reparto, che può contare su Majer e Bjorkengren (preso a ottobre e in fase di crescita), il direttore ha puntato sul suo fiuto di talent scout e speriamo che vinca la scommessa.

In attacco, il Lecce potrà avvalersi ancora di Pettinari (che non ha inciso finora ed era sul mercato), Listkowski (sembra un buon acquisto, ma è stato spesso infortunato e deve ancora migliorare tanto tatticamente), Coda (un grande colpo estivo), Yalcin (di cui si parla molto bene), Rodriguez (giovane promettente) e Stepinski (che ultimamente non sta entusiasmando). In questo reparto, il Lecce ha tante frecce al proprio arco, ed è stata sostituita la partenza di Falco (se avesse giocato come lo scorso anno il Lecce avrebbe avuto molti più punti). Certamente, anche qui si è dovuti intervenire energicamente. Ora, l'unico giocatore che sembra non avere un sostituto è il trequartista Marco Mancosu, ma non si poteva pretendere tutto dal mercato di riparazione.

L'auspicio è che i nuovi si inseriscano presto e che rispondano meglio alcuni acquisti su cui si è tanto puntato in estate. A queste condizioni il Lecce potrà dire la sua, anche per la promozione diretta. Le somme, però, si tireranno solo alla fine.

Per ora, è giusto dire che Corvino ha incassato le cessioni di Petriccione e Falco, spendendo soltanto per gli ingaggi dei nuovi arrivi. Poi, il campo dirà se avrà azzeccato le tante novità, soprattutto estere, e avrà così garantito un roseo futuro al Lecce dove ora più equilibrato sembra il mix tra giovani ed esperti.

 

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