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Tre punti e terza vittoria consecutiva! Il Lecce di mister Fabio Liverani ora va come una locomotiva!

Supera la 24esima giornata di serie A (quinta di ritorno), contro la Spal, con un 2-1 che tanto ricorda il risultato dell’andata: quell’1-3, del 25 settembre scorso, con la doppietta di Mancosu e la segnatura di Calderoli, contro la rete di bandiera del ferrarese Di Francesco.Questa volta dobbiamo il successo, ancora una volta, a capitan Mancosu (sua la prima rete su rigore) e al raddoppio di Majer, mentre gli ospiti giungono in gol con Petagna solo per un momentaneo pareggio.«Non esiste la possibilità di rilassarsi, ma dobbiamo solo spingere sull’acceleratore», aveva chiesto il tecnico giallorosso l’altro giorno; e così è stato: i salentini hanno spinto adeguatamente sull’acceleratore, suggellando un successo che rappresenta un record per una neopromossa nella massima serie, con nove punti nelle ultime tre gare.

Lo scoglio, per allontanare una diretta concorrente, è stato superato (sempre parafrasando le dichiarazioni di Liverani). E ancora: la partita è stata intensa, tatticamente guardinga da entrambe le parti in quanto la posta in palio era alta.

Nei novanta minuti è emerso lo spirito di sacrificio dei locali che non si sono fatti intimorire dalla superiorità tecnica e anche fisica degli avversari.

Lo scatto in classifica, ricordiamo è la seconda vittoria in casa (dopo un lungo “periodo quaresimale” di astinenza e digiuno), dimostra che adesso il Lecce può giocare con la panchina adeguata, che ha capacità di soffrire e che possiede la condizione utile per recuperare. D’altra parte non era giusto chiedere tutto e subito, sin dall’inizio, e gli acquisti di rifinitura stanno dando i frutti tanto sperati.

Per primo Liverani era convinto che avrebbe potuto e dovuto migliorare la rosa a sua disposizione, pur non nascondendo che il percorso sia stato un po’ più lungo del previsto. Adesso dobbiamo solo sperare nel recupero fisico di qualche altra pedina che si renderà necessaria per acciuffare i 15 punti utili per la salvezza (basterebbero anche 5 vittorie!) per le restanti 14 partite da disputare.

La Spal del neo-mister Di Biagio, ben disposta, coriacea, ma non concreta in fase di realizzazione, tanto somigliava al Lecce delle prime partite in questa stagione in A.

Ovviamente non bisogna “dormire sugli allori”, non ci si può rilassare, resta ancora tanto da fare e da migliorare, come ad esempio colmare la mancanza di una opportuna “malizia”, o l’eccessiva “ingenuità” (com’è avvenuto nel non considerare adeguatamente il condizionamento operato in campo dal vento).

Una delle partite più difficili disputate finora è servita a mettere a punto un gioco di squadra più corale, scattante, con una buona velocità di esecuzione.

Una curiosità, dei 25 punti che ha ora il Lecce, ben 12 (quasi la metà), sono stati realizzati vincendo, sia all’andata sia al ritorno, con solo due squadre: il Torino e appunto la Spal.

Ma lo sguardo di tutti è già rivolto a domenica prossima, all’incontro all’Olimpico, con la Roma, per riscattare quella stupida sconfitta al Via del Mare, con la fortuita segnatura di Dzeko che annullò il pur miracoloso intervento di Gabriel che parò il rigore calciato da Kolarov.

 

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