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In vista della trasferta di domani a Livorno mister Fabio Liverani ha fatto il punto della situazione in casa Lecce. Il Livorno è  squadra di alto livello, ma il tecnico si fida della rosa a sua disposizione: “I ragazzi ci mettono cuore e passione, sono sereno”.

liverani lecce venezia

Potrebbe cambiare qualcosa nella formazione che, domani sera alle ore 21.00, affronterà il Livorno presso lo stadio “Armando Picchi”. Diverse le soluzioni al vaglio di mister Fabio Liverani.

PROBABILE TURNOVER – Il tecnico del Lecce nella conferenza stampa mattutina tenutasi al “Via del Mare”, in sala stampa, ha lasciato intedere che un turnover per gestire le energie appaia, al momento, più di una ipotesi, sebbene si punterà ad affrontare gli amaranto senza stravolgere l'asset iniziale visto contro il Venezia. “Oggi abbiamo fatto un altro allenamento, si valuteranno le condizioni dei giocatori e poi vedremo. Discorso che vale per tutti i reparti”. In porta, “Bleve può darsi che giocherà, ma Vigorito è tornato ad essere idoneo. Deciderò domani”.

“LIVORNO, ROSA DI QUALITÀ” – Capitolo Livorno: “Mi aspetto una partita sulla falsa riga di Salernitana e Venezia; partiremo compatti, dando poco spazio e ripartendo con giocatori di grande qualità e personalità. Vero, è una neopromossa come noi, ma se vado a leggere la rosa trovo atleti come Giannetti, Kozak, Raicevic, Diamanti, Valiani, Luci”. “Una squadra – ha poi sottolineato – con un passato tra A e B nei campionati di grandissimo livello, costruita per fare bene ed un campionato di salvezza tranquillo, proprio come noi. Giocheranno davanti al loro pubblico, però noi dobbiamo andare lì sapendo che ci sarà sicuramente da soffrire durante la partita, ma arriveranno anche momenti in cui potremmo esibire le nostre capacità”.

“SIAMO UNA SQUADRA CHE LOTTA” – Non solo. Mister Liverani si “coccola” la rosa a sua disposizione: “Questa è una rosa che a me piace, competitiva. Ma questo non significa che si potranno vincere tutte le partite o pensare di guardare il Lecce come lo si è guardato negli ultimi sei anni. Dovrebbe cambiare un pochino l'occhio. Negli ultimi anni, si è visto il Lecce come una squadra che doveva vincere. Oggi va cambiato un po' il 'microchip' di quando si va a vedere la partita, ovvero di una squadra che lotta per non retrocedere. Non dimentichiamoci che il Venezia l'anno scorso, cambiando due giocatori, è arrivato in semifinale. Abbiamo affrontato una delle quattro semifinaliste per andare in serie A”.

CUORE E PASSIONE, SONO SERENO” – Team agguerrito e pronto a lottare, sempre. “Questa squadra ha cuore a prescindere dalle difficoltà e ciò mi fa lavorare con entusiasmo. Questi ragazzi hanno cuore, passione. Poi ci sono giornate in cui riescono più cose ed altre nelle quali si è più in difficoltà, ma non mollano mai. Credo si debba essere orgogliosi di questo gruppo. Una squadra rinnovata, ma il messaggio dei 'vecchi' è stato trasferito ai nuovi. Lavoro, passione, creare un qualcosa di bello in una città stupenda. Bisogna ribadire questo pensiero. Ricordiamoci anche che sono dei ragazzi, i quali vivono di emozioni durante la partita, una componente importante della prestazione”. “Sono sereno – ha detto fiducioso ai giornalisti presenti – la vittoria è stata molto utile ai ragazzi e in riferimento alla prestazione non posso imputare nulla; ci sono stati momenti migliori e peggiori, ma nella globalità, ad oggi, tranne Genova la squadra non è mai stata in balia di nessuno”.

INTELLIGENZA TATTICA – Il focus degli argomenti si è poi spostato sulla duttilità dei giocatori a disposizione dell'allenatore.“Venuti? Un jolly molto importante. Sa ricoprire tutti i ruoli, un ragazzo molto intelligente con un percorso di settore giovanile importante. Una carta che sto scoprendo per caratteristiche diverse dai nostri centrali. È veloce e può contrastare soprattutto calciatori rapidi; del resto è stata la scelta di domenica. Nel momento in cui giocavamo nella metà campo lasciando 40-50 metri di spazio alle spalle, l'idea di quel cambio non è stata assolutamente una bocciatura per Cosenza o Marino; però in quell'evento della partita ho creduto fosse più utile Venuti per passo, velocità e rapidità vicino a Di Mariano, che in un paio di occasioni ci stava creando delle difficoltà”.

Anche Petriccione, ad esempio, può occupare più ruoli a centrocampo, tanto da mezzala che davanti alla difesa. “Quando si parla di certi giocatori, esiste l'intelligenza calcistica e l'intelligenza tattica. Chi ha fatto un percorso in un settore giovanile importante, sotto il profilo tattico ha già una preparazione molto ampia nonostante la giovane età. Un livello tattico di ampia caratura – ha poi concluso – che in certi momenti ci permette di cambiare qualcosa”.

 

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