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Quelli della curva nord, gli Ultrà Lecce, cantano così: “è dal '96 che siamo sempre noi. Anche se non lo sai, noi non cambiamo mai: sempre in mezzo ai guai”.

Ebbene sì, siamo nel campionato di serie C1 del 1996/97, il Lecce apperna retrocesso, è prelevato da una nuova società, quella dei Semeraro. Nasce in quell'anno l’attuale grande gruppo degli ultras e alla fine del campionato i giallorossi sono promossi in B.

L'anno dopo si riparte dalla B e alla neopromossa Lecce vengono riposte ben poche speranze di salvezza in quel campionato pieno di insidie, c’era persino il Brescia che vinse il campionato. Ma il Lecce di Gian Piero Ventura compie il “miracolo”, vince l’ultima gara e vola diretto in A insieme ai Lombardi e all'Empoli. Doppia promozione in un anno.

Oggi scenari differenti, altri personaggi. Lo scorso anno in Lega pro (ex C1), oggi in serie B e domani? E se si ripetesse la storia? Non è la prima volta che il capoluogo salentino si ritroverebbe a fare i conti con corsi e ricorsi storici.

E pensare che il presidente Saverio Sticchi Damiani era un giovane universitario di ventun anni, il vicepresidente Corrado Liguori, un giovanotto di ventotto, entrambi già tifosissimi del Lecce, allora tifosi e giovani, ora possono già essere, oltre che uomini di spessore sociale, coronatori di sogni.

Oggi i giallorossi si trovano a mezz'aria, col fiato sospeso. Leggiamo i giocatori.

Tachtsidis: “Andiamo ragazzi, sabato prossimo davanti ai nostri tifosi facciamo quello che dobbiamo fare… tutti insieme fino alla fine”.

Petriccione: “Non sarà di certo una giornata storta a cambiare una stagione straordinaria! Abbiamo avuto un’occasione importante, è vero, ma non sarà di certo l’ultima per regalare a questo straordinario gruppo e a voi tutti ciò che ci spetta. Dispiace tanto, ma nella vita si può inciampare rialzandosi tutti uniti, con la forza e la rabbia di cui abbiamo bisogno per chiudere questa inaspettata è straordinaria stagione a testa alta sempre... tutti insieme”.

La Mantia: “Un passo falso in una giornata storta, proprio in quella che sarebbe dovuta essere la nostra giornata. La delusione c’è, nostra e della nostra gente, ma abbiamo dimostrato sempre di saperci riprendere alla grande e lo faremo anche stavolta. Sappiamo quanto valiamo e metteremo in campo tutto il lavoro e i sacrifici di un anno di fatica per coronare il nostro sogno. Ad maiora”.

Ma il sogno potrebbe avverarsi ancor prima. Oggi è il giorno di Ascoli-Palermo alle 15. E se... il Lecce sarebbe aritmeticamente promosso in serie A già stasera.

Siamo tutti con Liverani quando ripete che il Lecce sarà artefice del proprio destino, ora più che mai. E allora, vai Lecce, questo popolo giallorosso aspetta solo te, aspetta il primo ed il triplice fischio che scandirà il tuo destino, il nostro. A festeggiare saranno in 26mila allo stadio insieme a te e oltre 100mila in piazza. AVANTI LECCE, L’ORA È ADESSO!

 

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