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Un lampo di Almqvist al 72' e un Falcone super non bastano al Lecce per avere la meglio sulla Roma, che la ribalta al fotofinish. Le colpe del Lecce sono evidenti e perdere così è pura follia. I salentini avevano la partita in pugno ma hanno sbagliato il raddoppio e hanno commesso l'imperdonabile errore di credere di aver portato in porto la gara. A ciò si aggiunga un arbitraggio a senso unico. Così si riassume la gara di oggi.

 

 

 

Almeno un possibile rigore negato ai salentini nel primo tempo e cartellini gialli sventolati solo versi i nostri ragazzi. Pessima la direzione di Colombo, che proteggeva eccessivamente la squadra di casa. Ma il Lecce può salvare solo un bel secondo tempo e un imperioso Ramadani. Al 91' la doccia fredda del pari di Azmoun e il gol di Lukaku affossano i giallorossi. La perde anche D'Aversa, troppo impaurito dalle mosse di Mourinho.
Il Lecce scendeva in campo contro la Roma all'Olimpico, tutto esaurito, in una festa di colori giallorossi. Il settore dei salentini trasbordava di entusiasmo, ma anche i capitolini incitavano la Roma, che Mourinho schierava con un atteggiamento iperoffensivo. Infatti, il 3-5-2 romanista prevedeva la contemporanea presenza del centrocampista offensivo Aouar, degli esterni El Shaarawy e Kardsdop e del rientrante Dybala al fianco di Lukaku. Di contro,
D’Aversa schierava dal primo minuto Patrick Dorgu, scelto in un altro palcoscenico importante dopo quello dello Juventus Stadium. Il danese completava la difesa con Gendrey, ancora preferito a Venuti, Pongracic e Baschirotto. In mediana, tornavano Kaba e Rafia, al fianco dell'onnipresente Ramadani. In avanti veniva confermato il solito tridente con Almqvist e Banda come esterni e Krstovic punta centrale. Il Lecce sapeva dei risultati delle altre concorrenti alla salvezza. In particolare, mentre facevano sorridere le sconfitta della Salernitana e del Verona, destavano preoccupazione le vittorie del Cagliari e, soprattutto, dell'Udinese in casa del Milan. La classifica si accorciava maledettamente e i salentini dovevano riprendere la marcia interrotta da sconfitte immeritata e pareggi, frutto di rimonte. La Roma, in casa, era una corazzata, avendo vinto le ultime tre gare senza subire nemmeno un gol. L'impegno era dunque realmente proibitivo. L'inizio è tutto di marca romanista e dopo una manciata di minuti, Dybala ha la porta libera da due passi, su bel passaggio di Aouar, dopo una stretta combinazione. Baschirotto chiude il tiro da due passi, ma sfiora involontariamente la sfera con la mano. Il Var richiama l'arbitro, il quale concede il rigore, che Falcone para splendidamemte, ipnotizzando Lukaku. Dopo lo spavento iniziale, il Lecce cerca di entrare in partita e di fare un po' di possesso palla, ma la Roma sembra voler chiudere subito la pratica. I ritmi sono alti e i capitolini sfruttano le fasce, soprattutto con El Shaarawy e Kardsdop.
Il Lecce non riesce a controllare Dybala, che danza fra le linee, e dovrebbe essere preso tra Ramadani e Rafia. Kaba controlla Bove e Cristante, Gendrey francobolla El Shaarawy, mentre Dorgu se la vede con Kardsdop, dando un'occhiata anche in area di rigore.
In fase offensiva, i salentini non riescono a fare il cambio di gioco e subiscono il pressing della Roma.
Al 23' El Shaarawy supera per la prima volta Gendrey e va al tiro dal limite e un minuto dopo è ancora Falcone a respingere in angolo un tiro insidioso di Aouar.
Il Lecce è sotto pressione, Dorgu ha sempre due uomini da coprire e Banda aiuta poco. È una gara di grande sofferenza per il ragazzino danese che perde qualche pallone sanguinoso e viene ingiustamente ammonito. Il Lecce si affaccia alla mezz'ora, ma un minuto dopo è ancora Dybala a sfiorare il vantaggio con un tiro dal limite che sfiora il palo. Unica nota positiva è l'aver impedito l'inneco di Lukaku. Al 38' il Lecce reclama un calcio di rigore per la mano di Bove su tiro di Banda, ma il braccio è attaccato al corpo e un minuto dopo è Krstovic a impensierire la retroguardia romanista.
Dopo la furia capitolina, il Lecce respira e prova ad alleggerire le folate degli uomini di casa. Al 44' altro rigore richiesto da Banda, atterrato in area da Mancini che sfiora il pallone, ma colpisce Banda, affossandolo. Dopo due minuti di recupero, si chiude il primo tempo, con un Lecce che ha resistito alle avanzate della Roma e, appena ha potuto, ha contrattaccato, terminando in crescendo.
Nella ripresa, in campo le stesse formazioni iniziali. Lo spartito non cambia, ma i ritmi della Roma sono inferiori. I laziali cercano di aggirare i salentini, per poi lanciare Dybala e Lukaku. L'argentino è sempre fra le linee e si sposta anche a destra, non perdendo mai di vista Lukaku, cercato con frequenza. Il Lecce si difende con ordine e Ramadani fa molto bene la fase difensiva e riesce a impostare sempre con ordine. Al 53' Pongracic supera tre giocatori avversari e va al tiro parato dal portiere. Sul capovolgimento di fronte, contropiede della Roma con occasione di Lukaku, su cui salva un sontuoso Falcone.
Altra ripartenza del Lecce al 56' con Almqvist. Sul seguente angolo, ancora pericolosi i salentini, che però concedono spazi agli avversari. Lukaku è maggiormente nel gioco, potendo contare anche sul sostegno di El Shaarawy. Al 60' ancora Banda e Krstovic confezionano un'altra chance. Al 61' D'Aversa inserisce Gallo e Gonzalez al posto di Dorgu e Rafia.
Il Lecce è ora più solido, mentre la Roma si prende qualche minuto di pausa. I salentini però non ne approfittano. Al 68' rischio sul calcio d'angolo battuto da Dybala e la spizzata di Mancini. Al 70' Mourinho inserisce anche Renato Sanchez dimostrando di voler vincere a tutti i costi.
Al 72' il Lecce passa in vantaggio con una grande ripartenza di Banda coronata dal tiro di Almqvist.
Poi Mourinho, negli ultimi 10 minuti inserisce Belotti e Azmoun con un 4-2-4, iperoffensivo, a cui risponde D'Aversa, mettendo Piccoli e Touba, passando alla difesa a cinque. Il Lecce si schiaccia molto, ma i minuti di sofferenza non sono molti. Ancora Dybala sfiora il pari al minuto 80.
Al 84', Strefezza manca il raddoppio da ottima posizione. Arriva al 91' il pari della Roma, con Azmoun e al 94' il gol di Lukaku sul grave errore di Touba. Per il Lecce è notte fonda, soprattutto pensando alle occasioni sprecate e a quanto concesso nel finale. Ora il Lecce è atteso da un altro scontro proibitivo contro il Milan al Via del Mare. I rossoneri hanno confezionato solo un punto nelle ultime due gare e saranno assetati di punti, ma i giallorossi in casa devono provare a vincere. 

 

 

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