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Musica... Maestro! La Banda suona e le armonie sono di altri tempi. È lui, proprio lui, Lameck Banda, il sorprendente tenore di questo Lecce, mai domo o arrendevole. Fino a quando ha resistito in campo (27' della ripresa) è stato il migliore.

 

 

Così l'impresa della salvezza è possibile. Il catino del Via del Mare ne è consapevole e la spinta alla squadra è di quelle delle grandi occasioni. Il popolo salentino infatti è maturo e sa che da partite come quella odierna dipenderà la permanenza in A. E questa sera l'imperativo era vincere, perché il Lecce trovava di fronte a sé una diretta concorrente per la salvezza, l'Empoli.

Vedendo le formazioni schierate dai due tecnici, subito si intuiva il progetto delle due società, fondato sul lancio di giovani speranze. L'Empoli impiegava i millennians De Winter, Satriano, Baldanzi e Parisi, mentre il Lecce rispondeva con Gonzalez, Gendrey, Banda (messo al posto di Di Francesco), e Gallo (a cui vanno gli auguri per la nascita del primogenito).
Baroni proponeva anche il nuovo acquisto Pongracic, che affiancava Baschirotto, posto stabilmente nel centro della difesa giallorossa, mentre restava in panchina Pezzella. Questa volta i centrali leccesi dovevano vedersela con attaccanti rapidi e sguscianti, come quelli toscani.
Il centrocampo salentino veniva confermato in blocco, mentre la novità più impressionante riguardava proprio Banda, rapidissimo esterno offensivo, voluto fortemente dal talent scout, Pantaleo Corvino.
I tifosi leccesi però questa volta erano interessati anche alla panchina, dove, su tutti, primeggiava l'acquisto più importante degli ultimi vent'anni, il campione del mondo, Umtiti che ha messo Lecce e il Salento sotto i riflettori per giorni.
Per questo, poco prima del fischio di inizio, semplice e commovente è stata la passerella organizzata per il campione francese, applaudito dai 25 mila del Via del Mare. Come al solito, il caldo tifo giallorosso e soprattutto l'incessante incitamento della Nord costituivano un fondamentale punto di forza per la squadra.
L'inizio della gara è contratto. I salentini lasciano il pallino del gioco ai toscani, ma ripartono in modo micidiale come al 6' minuto quando Strefezza impegna severamente Vicario, mentre due minuti dopo è lo stesso brasiliano a mettere un cross che Banda non raggiunge per un soffio. Intanto si fanno apprezzare anche Bistrović e Hijulmand in fase di interdizione, mentre l'Empoli è insidioso con Lammers. È un episodio isolato perché il Lecce pressa molto alto e ha un'altra chance a sinistra dove Banda fa ammattire gli avversari di turno.
Col passare dei minuti sale in cattedra anche Gonzalez, il quale ha il merito di velocizzare il gioco e di inserirsi in area coi tempi giusti.
Il Lecce, allora, sulle ali dell'entusiasmo, spinge con costanza.
La doccia fredda arriva però al 22' quando Parisi, dopo aver sfruttato un recupero su Strefezza, effettua un tiro dal limite deviato imparabilmente in rete. Curiosamente, il gol dell'Empoli veniva realizzato nel miglior momento dei salentini e proprio quando Bistrović e Gonzalez si erano cambiati di posizione e il primo non riusciva a rincorrere Parisi. Nel pressing il Lecce porta molto in alto gli interni, mentre rimangono più indietro gli esterni. In ombra Ceesay, al 32 l Empoli perde una palla sanguinosa ma Strefezza non incide e conclude debolmemte. Un minuto dopo è Banda a creare scompiglio in area avversaria ma il suo cross non viene spinto in porta per questione di centimetri.
Il Lecce è impreciso e, in difesa, soprattutto a sinistra soffre molto, anche a causa degli errori di Gallo che va più volte in palese difficoltà.
Il meritato pareggio arriva al 40' quando Gonzalez recupera un pallone nella sua area di rigore e fa ripartire l'azione riproponendosi in attacco e creando superiorità numerica. La palla viene messa in cassaforte dal funambolico Banda che dopo un dribbling ubriacante serve Strefezza che fa esultare di gioia il Via del Mare.
Nella ripresa, Baroni inserisce subito Askildsen al posto dello spento Bistrovic, ma il Lecce parte nuovamente in modo timido. Soffre soprattutto sulla sua sinistra dove Satriano e Parisi sono molto mobili.
Intanto Pongracic soffre il difficile inizio e ha bisogno di ambientarsi e lo stesso Baschirotto va in apnea. L'Empoli controlla meglio la gara, ma le folate di Banda sono impressionanti come al 15' dove Vicario fa gli straordinari su di lui. Purtroppo però sembra poco assistito da Ceesay. Anche Strefezza appare stanco, così il Lecce, con un solo tenore, deve fare di necessità virtù.
I cambi di Baroni sono obbligati, perché gli esterni offensivi hanno esaurito le forze. Entrano allora Di Francesco e Listkowski nel tentativo di portar a casa i tre punti. Il finale è concitato, il Lecce continua a aggredire gli avversari con le residue energie, ma si scopre pericolosamente.
Gli ultimi assalti sono dettati più dalla voglia e dal cuore che dalla manovra e non producono gli effetti sperati. Il punto muove la classifica e mette a nudo la difficoltà del Lecce in fase realizzativa e di costruzione del gioco. Vi è bisogno di migliorare l'intesa fra i tre tenori in avanti e si cercherà di attenderne la crescita.
Opache le prove di Bistrovic e Colombo, mentre si sono ancora evidenziati dei limiti in Gallo. La banda però continua a suonare la carica e fa ben sperare i salentini che prendono un meritatissimo punto, nella speranza che arrivi presto la vittoria al Via del Mare.

 

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