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La differenza la fanno i campioni in serie A. E ancora una volta il Lecce ne fa l'amara esperienza. Berardi, giocatore di eccellente livello, tira fuori dal cilindro un tiro dai 25 metri imprendibile perché improvviso, al volo e frutto di una coordinazione fantastica.

 

 

È tutta qui la sconfitta dei giallorossi. Eppure, il Lecce non sfigura contro questo rinnovato Sassuolo infarcito dai vari Berardi, Frattesi, Maxi Lopez e Pinamonti.
I giallorossi, con la medesima formazione dell'Inter, approcciano bene la gara e si difendono con ordine. Sono forse un po' timidi, ma non subiscono mai.
I primi minuti sono di studio e la squadra salentina si sistema bene in campo, spegne le fonti di gioco emiliane e controlla perfettamente gli avversari, realmente mai pericolosi.
Hjulmand e Bistrovic contengono bene, ma quest'ultimo pecca in fase di costruzione. Invece, la prova di Gonzalez è di assoluto livello, considerata l'età.
In difesa Gallo soffre Berardi, come era prevedibile, ma nemmeno più di tanto.
Pinamonti è annullato da Blin e Baschirotto, mentre in avanti il più attivo è Ceesay, il quale poco dopo la mezz'ora si costruisce un'occasione clamorosa, che viene neutralizzata dal portiere di casa.
La doccia fredda arriva però al 42' quando da calcio d'angolo, su una ribattuta della difesa salentina Berardi si inventa un eurogol con un sinistro straordinario tiro al volo. Il Lecce potrebbe anche subire il secondo gol, ma Falcone è strepitoso nell'uscita.
Nel secondo tempo, il Lecce entra determinato e il solito Ceesay è molto mobile e crea grattacapi alla difesa del Sassuolo. Dopo 15 minuti, Gonzalez ha una bella occasione ma gli manca l'impatto finale col pallone su un cross insidioso di Strefezza.
Al 68' Helgason prende il posto di Bistrović, un po' spento, con la speranza di aumentare la pressione offensiva.
Il Lecce non soffre più nulla, ma in avanti gli esterni difensivi, pur sovrappomendosi xom costanza, mancano di precisione.
Anche Banda, subentrato a Di Francesco, cerca di dare brio alla manovra, ma i salentini non tirano in porta, pur costruendo tanto.
Meriterebbe il pareggio la squadra salentina, ma i cambi di gioco di Hjulmand sono imprecisi, Strefezza si allontana dal centro del gioco e il Lecce non crea scompiglio.
Al 77' la punizione di Helgason si spegne sul fondo ma è pericolosa.
Il Lecce ci prova con i lanci lunghi e Baroni a 10 minuti dal termine, getta nella mischia Askildsen e il giovane Colombo.
L'intensità dei salentini cala nel finale, ma non manca la grinta e la determinazione.
Finisce con un'altra sconfitta ma emergono Ceesay e Banda, che fanno ben sperare per il futuro

 

 

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