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Una mostra di castelli ideati e realizzati dagli alunni della 1D, durante il periodo dell’ultimo lockdown è ciò che si può ammirare nell’atrio della Scuola Secondaria di 1° grado ad indirizzo musicale “Ascanio Grandi” di Lecce.

 

 

 

Gli studenti costretti dalla situazione pandemica a rinunciare agli incontri con gli amici, si sono sentiti comunque legati da un unico scopo, quello di creare in scala ciò che quest’anno hanno studiato in storia, l’architettura medievale.

Un’idea proposta dalla loro insegnante, la quale ha fornito ai ragazzi solo due indicazioni tecniche: una base di almeno 40cm x 40 cm, affinché i ragazzi potessero lavorare “comodamente”, e una data di scadenza, quella del ritorno a scuola dopo le “vacanze pasquali in lockdown”. I ragazzi e le loro famiglie hanno lavorato ad un progetto che ha permesso loro di mettere in pratica non solo le loro conoscenze, ma soprattutto le abilità di natura tecnico pratica, nonché la loro creatività, aiutandoli a superare il difficile periodo. Insieme ai loro genitori, un altro aspetto importante nella crescita dei ragazzi, hanno creato delle vere e proprie opere d’arte. L’accuratezza dei particolari nella realizzazione ha dell’incredibile, a tal punto tale che non è stato difficile per la docente trovare un castello esistente molto simile a quello in scala.

L’attenzione e sensibilità della preside, Maria Rosaria Manca, non si è certo fatta attendere che, all’arrivo a scuola di questi splendidi capolavori, ha subito pensato di dare vita ad una mostra che mettesse in evidenza il lavoro della scuola nella didattica a distanza, attraverso una mostra dal titolo: “Castelli in terra - Ascanio Grandi”. Si è pensato ad una giuria  scelta con cura, composta da Maria Rosaria Valentino, segretaria provinciale Snals, Maria Antonietta Rucco, presidente provinciale Unicef e Andrea Buttazzo, docente di Laboratorio di scultura,  presso il Liceo artistico e coreutico “Ciardo Pellegrino” di Lecce.

I tre giurati, dopo un’attenta e accurata selezione, hanno così deliberato: 1° posto per Matteo Raho. Lo studente è riuscito a realizzare un’architettura simile a quella di un castello sito a Cuneo, munito di ponte levatoio, fossato, feritoie e caditoie. Le murature sono state intagliate nel polistirolo e il tutto finemente decorato con minuzia di particolari.

Il 2° posto è stato attribuito al lavoro di una studentessa di origine siriane, Maryam Zaharaa Balabaki, che ha voluto riprendere nel suo lavoro l’arte tipica del suo Paese, ma presente nell’architettura dell’Andalusia, derivante dal periodo della “Reconquista” in Spagna.

3° posto, a pari merito, a Giulio Mele, che ha realizzato un castello ispirato al capolavoro medievale di Napoli, il Maschio Angioino, e a Greta Buttazzo, che ne ha progettato uno simile al castello Carrarese di Este in provincia di Padova.

La giuria, vista la qualità dei lavori realizzati, ha, voluto attribuire due ulteriori riconoscimenti: una “Menzione speciale” ad Alessandro D’Amore per il lavoro sulla Rocca Pia di Tivoli (RM) e il “Premio della giuria” ad Ambra Garramone, che ha creato una miniatura di una roccaforte a pianta trapezoidale che ricorda molto il nostro splendido Castello Aragonese di Otranto.

La premiazione degli studenti avverrà durante il concerto di fine anno scolastico, previsto per i primi giorni di giugno.

 

 

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