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In occasione dell’incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” che radunerà a Bari, dal 19 al 23 febbraio, una sessantina di vescovi cattolici provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, per tutta la durata dei lavori, sarà esposto nella Cappella del Castello Svevo, sede dell’evento, una copia facsimilare del Codex Purpureus Rossanensis.

 

Si tratta di una copia del prezioso evangeliario miniato riconosciuto patrimonio Unesco, un libro che è esso stesso simbolo di dialogo e incontro.

Come disse l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Giuseppe Satriano, in occasione del dono di una copia facsimilare del Codex al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “il Codex, realizzato nel vicino Oriente con la sua storia millenaria, rappresenta quei valori culturali di bellezza che da sempre l’Italia ha espresso rivestendo nell’area del Mediterraneo il ruolo significativo di casa dell’umanità. Il prezioso evangeliario aggiunto dai primi secoli del Cristianesimo è testimonianza forte della centralità dell’incarnazione del Cristo per la storia di quel tempo”.

 

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