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Anche il vescovo di Nardò-Gallipoli, mons. Fernando Filograna, impossibilitato ad essere presente, ha voluto inviare il suo messaggio alla marcia per la legalità svoltasi stamattina a Casarano dopo i recenti fatti di sangue e all’indomani di una prima risposta delle forze dell’ordine e della magistratura che hanno sgominato l’associazione malavitosa operante in quel territorio.

 

 

“Nel cuore della Quaresima - inizia così il messaggio del vescovo Filograna -. Casarano è stata ancora una volta ferita nella sua armonia di comunità onesta e operosa. La criminalità organizzata, quella piaga che nel nostro Salento porta il nome di Sacra corona unita, è il campo in cui si sono svolti gli eventi di sabato 2 marzo u.s., in cui ha perso la vita Antonio Afendi, il cui movente immediato è al vaglio degli inquirenti”.

“La Chiesa che è in Nardò-Gallipoli - ha proseguito - dice ancora una volta il suo no ad ogni offesa alla dignità della persona e si schiera con le donne e gli uomini che combattono la battaglia della legalità, contro ogni ingiustizia e mafia. Prego perché gli sforzi messi in atto dalla comunità di Casarano in ambito educativo e culturale, trovino nelle nuove generazioni terreno fertile per la costruzione di una società più giusta. Le parrocchie continuino ad essere punti di riferimento importanti di aggregazione e formazione spirituale e umana, così come è proprio del cristiano che vive in amicizia con il Signore ed è consapevole del suo ministero nella società di Chiesa in uscita, ‘luce del mondo e sale della terra’(cfr. Mt 5,13-16)”.

“Si coltivi lo spirito di collaborazione in stile sinodale - ha concluso Filograna -, tra tutte le realtà buone presenti nel territorio, civili e religiose. Faccio mio l’appello alla legalità che in queste ore si alza sempre più forte da Casarano e che dà voce a chi la criminalità organizzata vorrebbe rimanesse senza voce”.

 

 

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