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“San Nicola, sin dal primo giorno del mio arrivo in quest’amata arcidiocesi, è stato punto di riferimento, compagno e intercessore per il ministero affidatomi”.

 

 

 

 

“Grazie alla vostra devozione sentita e sincera l’ho subito avvertito un pastore ‘vestito di popolo’. La sua storia, le leggende che la tradizione ci dona descrivono Nicola come un uomo innamorato di Dio e profondamente innervato di passione per il popolo affidatogli, mai sordo al grido del povero e sempre pronto ad accogliere le sfide che attanagliavano la vita della sua gente”. Lo ha detto, ieri sera, l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano, nell’omelia della messa per la solennità liturgica di San Nicola, celebrata stasera nella basilica pontificia dedicata al santo.

“Maestro e pastore, San Nicola, è ancora oggi per noi e per tutta la cristianità, in particolare per i fratelli d’oriente, quel ponte tra cielo e terra a cui consegnarsi nei momenti difficili e di grande disperazione – ha aggiunto il presule -. Egli è l’immagine vera del pastore buono, sempre pronto a farsi carico di chi è nella difficoltà e nella fatica del vivere. Autentico intercessore, il nostro grande santo si conformò e si unì alla preghiera di Gesù, che intercede presso il Padre per tutti gli uomini, in particolare per i peccatori e anche per i nemici. Il suo soccorso non procurò soltanto guarigioni e prodezze della grazia a favore di malcapitati o perseguitati, ma costruì possibilità di pace e di unità. Mentre ci affidiamo a Lui, da Lui desideriamo imparare a vivere questa dimensione della vita cristiana”.

 

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