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Il 25 novembre ad Alessano due momenti significativi presso il cimitero e la chiesa Collegiata “SS.mo Salvatore” per ricordare il Servo di Dio don Tonino Bello, ad un anno dal decreto che lo proclamava venerabile.

 

 

 

Papa Francesco un anno fa, il 25 novembre 2021, durante l’udienza con il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi e leccese di origine, autorizzava il decreto che, riconoscendo al Servo di Dio don Tonino Bello le virtù eroiche, lo proclamava venerabile. Con l’occasione Alessano, il paese del sud Salento dove è nato ed ha trascorso l’infanzia, gli dedica due cerimonie per ricordarne la figura e l’opera. Alle 17 incontro presso il cimitero della cittadina per un momento di preghiera sulla tomba del Venerabile, onorata dallo stesso Papa Francesco il 20 aprile 2018, durante la sua visita ai luoghi di don Tonino, nel venticinquesimo dalla morte.

Alle 17.30 presso la chiesa collegiata “SS.mo Salvatore” la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli e segretario della Conferenza episcopale pugliese.

L’invito alla comunità diocesana a “ritrovarsi insieme per lodare e ringraziare il Signore, mirabile nei suoi Santi” è a firma di mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca. Una semplicità che è stata la cifra del ministero di don Tonino, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, dal 1982 al 1993 ed eredità del suo insegnamento.

Antonio Bello, per tutti don Tonino (Alessano 18 marzo 1935. Molfetta 20 aprile 1993), .in tutta la sua vita fu infatti testimone di quella” Chiesa del grembiule”, come la definiva. Una Chiesa vicina ai poveri, che non si limita all’elemosina, ma ne condivide i problemi, le speranze ed i sogni. Una Chiesa umile che mantiene sempre aperta la sua porta, non solo metaforicamente, a tutti, nell’autentico spirito del Vangelo, fedele all’insegnamento di Gesù.

Il titolo di venerabile (presente nella Chiesa cattolica e ortodossa, ndr) è concesso in ambito cattolico dal Papa alle persone che si sono distinte per santità di vita ed eroiche virtù cristiane e segue quello di “Servo di Dio” concesso dal vescovo della diocesi di appartenenza. Il successivo percorso prevede la beatificazione e in seguito la canonizzazione, dopo il riconoscimento e l'ufficializzazione da parte della Congregazione delle cause dei santi di almeno un miracolo, cioè di un evento straordinario e inspiegabile dalle leggi naturali e attribuito al venerabile.

 

 

 

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