0
0
0
s2sdefault

È felice, anzi felicissimo Kouassi Pli Adama Mamadou, perché il film “Io Capitano” di Matteo Garrone rappresenterà l’Italia nella corsa alle nomination per l’Oscar come miglior film Internazionale.

 

 

“Sono felice - ha dichiarato - perché questa pellicola che tratta il tema della libertà e della dignità dell’essere umano può influenzare positivamente tutto il mondo”.

Kouassi oggi è mediatore culturale, attivista del Centro sociale e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Con il racconto della sua esperienza ha dato un contribuito importantissimo alla toccante sceneggiatura del film che, ha conquistato il Leone d’argento per la miglior regia.

Il film racconta in chiave realistica un’odissea migratoria fatta di orrori, pericoli e disperazione. Garrone, il regista, racconta con durissima verità, l’umanità maltrattata, divisa tra chi ci guadagna da questo maltrattamento e chi lo subisce, sottolineando la grande solidarietà che nasce spontanea tra questi ultimi.

Papa Francesco, nei giorni scorsi ha incontrato il regista che ha commentato l’incontro: “Sento un grande senso di gratitudine nei confronti di Papa Francesco, che ci ha dedicato il suo tempo per incontrarci. Da sempre, sappiamo che al centro dei discorsi di Papa Francesco c’è il tema dei migranti, li ha sempre difesi, quindi ero sicuro che avrebbe sposato il nostro racconto, perché il nostro racconto è il tentativo di dare voce a loro, di raccontare il loro viaggio e la loro esperienza attraverso il loro punto di vista. Cercare, anche qui, attraverso una parte di viaggio che di solito non si conosce - il deserto, la Libia - di dare voce a chi di solito non ce l’ha. E quindi ho sentito una grande corrispondenza di pensiero tra quelle che erano le nostre intenzioni con il film e quello che è il credo di Papa Francesco”.

 

 

Forum Famiglie Puglia