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Presso la Tipografia del Commercio a Lecce, nei pressi della chiesa di San Matteo, domani 6 agosto alle19,30 sarà ricordato Valentino De Luca, noto intellettuale cittadino, bibliografo, storico, saggista, personalità eminente della cultura.

Ad un mese dalla scomparsa di Valentino De Luca, intellettuale insostituibile dallo spessore umano e culturale, noto per l’impegno storico e civile, la Tipografia del Commercio, in via dei Perroni, 21, lo ricorda con un evento dal titolo: “Ricordando Valentino De Luca attraverso i suoi scritti”.

Ad organizzarlo l’Apsec, Associazione per la Promozione della Scienza dell’Educazione e della Cultura, di Lecce, di cui era socio fondatore.

Per quarant’anni bibliotecario presso l’Università del Salento, Valentino De Luca è valente bibliografo, storico, saggista; i suoi libri sono un’immensa, preziosa eredità per il rigore scientifico e l’appassionata, metodica, approfondita ricerca con cui ricostruisce momenti importanti della storia della sua Lecce, nella convinzione che è dovere morale dello storico e una necessità per il futuro. salvare dall' oblio il passato, soprattutto quello ignorato e/o trascurato, restituire valore e dignità storica a donne e uomini.

Per ricostruirne la figura umana e di studioso prenderanno la parola Alberto Buttazzo, titolare della Tipografia, il giornalista Enzo Bianco e Silverio Tomeo, presidente dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ndr) di cui era tra le colonne portanti; introduce e modera Pompeo Maritati, presidente dell’Apsec, estimatori ed amici di De Luca.

La sua è stata una presenza costante, in tutti gli eventi della tipografia con interventi profondi, efficaci, spesso fuori dal coro per originalità dei punti di vista, risultato di un’immensa cultura multidisciplinare che ha messo a disposizione di tutti.

Lascia un vuoto incolmabile tra gli amici e nella cultura insieme al rammarico e alla nostalgia di quanto ancora avrebbe potuto scrivere e condividere.

Tra le sue opere, “Stampa ed editoria leccese 1960-1994” del 1997. di cui fu anche editore, minuziosa ricostruzione di quanto pubblicato in quell’arco di tempo; “Teodoro Pellegrino (1908-1985) - Un intellettuale per l'Università di Lecce”; la riedizione del saggio di Teodoro Pellegrino. “Dell’Abbadia di Santa Maria a Cerrate”; “Quei morti per pane e lavoro”: Lecce, 25 settembre 1945” (2006), firmato insieme a Enzo Bianco, doveroso omaggio agli uomini morti per difendere i diritti dei lavoratori.

In occasione del centenario della Grande Guerra due pubblicazioni: “Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, l'Italia chiamò”, (“2015) che ricostruisce gli effetti del conflitto nel Salento e la monumentale” Lecce negli anni della Grande Guerra”, la vita della città negli anni della guerra, con elenco meticoloso dei caduti, dando ad essi il posto che meritano nella storia.

Valentino De Luca ha collaborato con varie testate giornalistiche, con enti e istituzioni anche per incarichi ministeriali volti alla protezione e conservazione dei beni culturali; ha prestato consulenza editoriale per la stesura e la pubblicazione di cataloghi d’arte. Ha promosso significative iniziative come la sistemazione di una lapide all'ingresso di Palazzo dei Celestini a ricordo i lavoratori uccisi nella rivolta del ‘45, di una targa sulla facciata di Palazzo Carafa, a memoria di Giacomo Matteotti. Tra gli ultimi interventi l’illuminante discorso in occasione della inaugurazione dell’epigrafe commemorativa di Giuseppe Manzo, il grande artista della cartapesta su cui ha condotto un approfondito studio. Ingresso libero

 

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