È stata pubblicata la ricerca denominata Selfie, una indagine che ha coinvolto 11 scuole (7 superiori e 4 secondarie di primo grado) di Varese e provincia, con 6119 questionari completati dagli studenti, di cui oltre 5mila tra gli adolescenti delle superiori e un migliaio tra i ragazzi delle medie.

I risultati sono evidenti e rispecchiano l’immagine dei nostri adolescenti. Quello che colpisce di più è l’assenza di genitorialità, genitori che non sanno ricoprire il ruolo di adulti di riferimento. Il 58% dei ragazzi intervistati dichiara infatti di essere, o essere stato in terapia da uno psicologo. «In questo dato c’è tutta la fatica dei genitori a sentirsi tali e, soprattutto di dedicare tempo esclusivo, ai figli.

 In concreto i genitori non trascorrono del tempo costruttivo con i propri figli. Magari chiedono al figlio come è andata a scuola, ma non gli chiedono come sta, perché preferiscono  non andare in profondità, evitano il confronto vero, o di guardarsi allo specchio perché ne hanno paura.

Inoltre, preoccupa la ricerca e l’avvicinamento sempre più precoce a comportamenti insani. Il 14% dei giovani degli istituti di primo grado ha già speso soldi in azzardo e il 53% del campione afferma di aver già giocato d’azzardo (27% alle medie). Il 23% dei giovani ha parenti che giocano abitualmente d’azzardo, solitamente sono proprio i genitori ad avvicinare i giovani alla prima ‘giocata’. Il 48% dei giovani del campione delle scuole superiori dichiara di essersi già ubriacato e il 6.4% di loro lo fa settimanalmente nel fine settimana. Le motivazioni negli anni si sono spostate da imitazione dei coetanei ad affrontare momenti difficili (27%).

Per questo motivo, i medici, gli psicologi e psicoterapeuti invitano i genitori ad osservare e ascoltare i propri figli, e a chiedere aiuto quando si rendono conto che la situazione sta sfuggendo di mano. Un adolescente particolarmente isolato, ad esempio, deve mettere in allarme. È importante che i genitori, ma anche i nonni, facciano caso a questi specifici segnali.