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Al via i lavori di messa in sicurezza del prospetto della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, in Piazza Aldo Moro a Novoli.

 

 

Da ieri mattina, gli operai della ditta Nicolì di Lequile, stanno procedendo ad impalcare la facciata principale dell’antico tempio che, a fine gennaio scorso, aveva richiesto un intervento ed una valutazione tecnica dei Vigili del Fuoco in quanto era stata evidenziata una duplice lesione di circa due metri e mezzo al timpano “a vela” realizzato in tufo tanto da comprometterne la stabilità.

Sono stati incaricati come tecnici l’arch. Fernando Guerrieri e l’ing. Giovanni Luca D’Amato. Lunedì 25 marzo sarà aperto il cantiere dei lavori di restauro e consolidamento.

Sin da subito il parroco di Sant’Andrea apostolodon Stefano Spedicato, insieme al sindaco di Novoli, Marco De Luca, si sono adoperati affinché si ponessero in essere tutte le condizioni necessarie a garantire la sicurezza cercando, per quanto nelle loro possibilità, di limitare al minimo i disagi derivanti dalla restrizione della viabilità veicolare nella piazza interessata. A seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco chiamati ad intervenire sul posto proprio dal parroco, era stato inibito l’accesso alla chiesa da Piazza Aldo Moro ed erano state poste le distanze di sicurezza dal fronte a pericolo di crollo a salvaguardia dell’incolumità pubblica con la conseguente interdizione del traffico veicolare e pedonale.

L’attuale intervento in urgenza mira a rendere “sicuro” il sito (chiesa e piazza) e a consentire le attività di indagine e restauro della facciata.

“Le operazioni di messa in sicurezza corrispondono al primo step di tutto il progetto - spiega don Stefano -. In questo modo sarà possibile riaprire il portone centrale della chiesa e quindi di usufruire a pieno ritmo dell’aula liturgica che in questi due mesi vedeva l’accesso limitato solo dalle due porte laterali. Garantirà anche il ripristino della circolazione veicolare stradale, la prima premura che abbiamo cercato di avere per creare quanto meno disagio possibile sia al traffico che al disagio dei commercianti che operano nella zona”.

“Successivamente a questa prima fase - prosegue il parroco - subentrerà un secondo progetto che è quello del restauro vero e proprio, che nei dettagli tecnici potrà essere valutato solo una volta completato il montaggio del ponteggio perché fino a questo momento sono stati fatti dei rilievi ma è necessario analizzare de visu lo stato della consumazione della pietra e della lesione che è sul timpano della facciata”.

“Il tutto - conclude - sarà accompagnato anche da una ricerca di fondi perché con le forze uniche dell’economia parrocchiale non si riesce a far fronte a tutte le spese. Certamente sarà avviata una raccolta di offerte libere ma anche queste difficilmente riusciranno a garantire tutto. La curia diocesana è al lavoro per trovare altri canali di finanziamento per completare l’opera. Ma certamente i lavori li porteremo avanti affidandoci anche alla provvidenza”.

“Nei giorni scorsi - aggiunge il sindaco De Luca a proposito di fondi -, mi sono più volte interfacciato con i funzionari della Regione Puglia al fine di intercettare una qualche forma di finanziamento utile a sovvenire alle necessità occorrenti ad una parte degli onerosi lavori che la Curia di Lecce e la comunità parrocchiale saranno chiamata a sostenere per la risoluzione del problema. Si tratta comunque di una evenienza imprevista e complessa che ha richiesto un certo tempo soprattutto nell’adempimento degli obblighi burocratici (redazione del progetto e parere della Sovrintendenza sugli interventi di restauro). Processi, questi ultimi, a cui un’amministrazione pubblica non può assolutamente sottrarsi anche in considerazione del fatto che la pertinenza del problema è di esclusiva competenza dell’arcidiocesi”.

 

 

 

 

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