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Interpellato dal Nuovo Quotidiano di Puglia, nel numero di oggi (LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO), sulla futura collocazione dell’antica statua di Sant’Oronzo restaurata e oggicustodita nell’androne sempre aperto di Palazzo Carafa (in Via Rubichi), l’arcivescovo Michele Seccia ha lanciato un’idea per le prossime feste patronali leccesi.

 

 

“È fuori di dubbio - ha dichiarato Seccia - che sistemarla (la statua, ndr) nel Sedile di Piazza Sant’Oronzo, sarebbe la scelta migliore anche in previsione della festa agostana quando sarà possibile arricchirla con luminarie e addobbi che diano risalto alla bellezza artistica dell’imponente scultura e la rendano centrale rispetto agli eventi religiosi e culturali”. “Immagino, ad esempio - ha aggiunto -, una sosta della processione del 24 agosto proprio lì davanti e, da quella piazzetta sopraelevata rispetto al livello dell’ovale, il vescovo che pronuncia il consueto messaggio alla città, dallo stesso luogo, cioè, dove, esattamente 30 anni fa (17 e 18 settembre 1994), San Giovanni Paolo II fu accolto nella nostra Chiesa locale su invito del compianto dell’arcivescovo Ruppi e proprio da quel palco quasi naturale, dopo aver ricevuto il saluto dei rappresentanti delle istituzioni, rivolse le prime parole alla nostra gente accorsa numerosa per incontrare il Papa”.

Non sarebbe nuova l’idea di pronunciare il messaggio alla città da Piazza Sant’Oronzo. Già nel 2018, alla sua prima festa patronale a Lecce (aveva fatto il suo ingresso in diocesi il 2 dicembre 2017), Seccia aveva scelto di rivolgersi ai Leccesi dalla cassa armonica montata in piazza (LEGGI). E ancora, prima di lui, l’arcivescovo Michele Mincuzzi amava, nell’occasione, far sostare la processione nel “salotto antico” della città e parlare, a volte con parole sferzanti, ai cittadini e agli amministratori dell’epoca. Una volta terminato il discorso, la processione proseguiva fino in Piazza Duomo.

Un’idea, quella di Seccia, che ogni probabilità non potrà realizzarsi già da quest’anno in quanto il Sedile, sicuramente fino al 31 dicembre il Sedile ospiterà l’infopoint del comune gestito da un’Aps, il cui contratto è in scadenza a fine 2024.

Collocare l’antica statua al centro della città, ai piedi della colonna che l’ha ‘ospitata’ per secoli e che tra non molto sarà sormontata da una copia fedele “sarebbe un segno molto bello - ha concluso l’arcivescovo - per sottolineare l’amore dei leccesi per il loro protettore che per primo, in questa terra, ha testimoniato con il sangue il Vangelo di Gesù Cristo senza sottrarsi alla prova del martirio, sigillo della sua santità”. 

 

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