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Nel mese di settembre del 2022, dopo la pandemia e la reggenza, in tale difficilissimo contesto, di don Flavio De Pascali, don Vito Caputo è entrato nella parrocchia della cattedrale di Lecce quasi in punta di piedi.

 

 

In occasione della celebrazione di insediamento, don Vito venne seguito da una rappresentanza delle sue precedenti comunità; quei parrocchiani comunicarono il dispiacere nel vederlo andare via, manifestando l’affetto, la stima e la gratitudine per averlo avuto come solerte sacerdote, attento ai bisogni e profondamente integrato nella realtà del territorio.

Fu, quella, una celebrazione solenne, nella quale l’arcivescovo Michele Seccia anticipò ai presenti le doti spirituali di don Vito, mettendo in evidenza la sua dedizione allo studio e la passione per la liturgia; tali doti sono state da tutti apprezzate fin dalle prime occasioni d’incontro, per la cura posta nelle celebrazioni e nei canti a cui egli stesso sempre partecipa.

Pur lasciando libertà di determinazione, don Vito ha sempre amorevolmente e pazientemente guidato le attività della catechesi, dei gruppi parrocchiali, dei volontari, trovando sempre spazio nei suoi tanti impegni quotidiani per l'ascolto ed il consiglio. Non sarà stato certo agevole per lui, provenendo da realtà ben più numerose e partecipate, trovarsi di fronte la parrocchia cattedrale, caratterizzata sul territorio dalla presenza di ben pochi residenti, spesso anziani; quasi assenti giovani e bambini, in un centro storico diviso con altre realtà parrocchiali e con non pochi problemi logistici. È di pochi giorni fa la sua grata, generosa affermazione "...la mia parrocchia siete voi..." rivolta al gruppo di Azione cattolica ed alle poche realtà laicali presenti; malinconica considerazione nel ricordo di ben altre esperienze!

Di fronte alle difficoltà don Vito non si è mai scoraggiato, considerandole, invece, un'occasione di ripartenza: pur vivendo la nuova piccola realtà, egli ha da subito interpretato la nuova missione affidatagli dedicando il proprio servizio e tutto il proprio tempo disponibile, mai risparmiandosi e trovando sempre spazi da offrire ai propri fratelli parrocchiani; ciò anche dopo aver assunto il prestigioso e gravosissimo incarico di vicario generale della diocesi.

Di particolare rilievo pastorale è stata la ripresa delle visite agli ammalati, agli anziani, alle famiglie e agli indigenti, che egli ha svolto con il convincimento che anche questa è "Chiesa in uscita", più attenta ai bisogni dei lontani, prodiga nella carità, costante nell'ascolto.

Nel recente pellegrinaggio della parrocchia a Pietrelcina e Benevento, con la sua riservata presenza, ha donato ai partecipanti decisivi momenti di spiritualità e riflessione, tali da punteggiare sapientemente i due giorni di viaggio, culminati nella messa da lui celebrata nella cattedrale del Sannio.

Con don Vito, il Signore ha voluto mettere sulla strada della parrocchia cattedrale una persona mite, dolce, serena e rasserenante, testimone e strumento per accompagnare ciascuno in questo tratto del cammino. Costante è il suo fraterno incoraggiamento per le opere di carità e di servizio presenti in parrocchia (doposcuola per i bambini bisognosi, distribuzione serale di panini e bevande calde, ecc.). 

Per la ricorrenza del XXV di sacerdozio di don Vito, la comunità rende grazie a Dio!

 

 

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