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La regista Aissa Maiga, protagonista al Festival del Cinema francese di Lecce con il suo documentario Marcher sur l'eau, ha fatto centro!

 

 

 

Una donna attivista nella lotta per la conquista della dignità dell'uomo e della donna, da difendere e tutelare nei diritti al benessere sociale ed umano, ha avuto tanto da insegnare in questi giorni.

Conosciuta dagli ospiti nel corso delle serate di Cinema, ha voluto incontrarli alla Casa della Carità (GUARDA) per ascoltarne i cuori, fissarne i volti, raccogliere lacrime e considerazioni di vita.

"Aissa, non mi hai fatto dormire per lo scuotimento morale che hai scatenato in me". "Aissa, mi dato carica nella mia lotta di mamma, che non può arrendersi". "Aissa, ho dovuto chiedere scusa all'Africa, l'amata Africa". "Aissa non spegnere l'energia d'amore che la tua arte da regista consegna alle coscienze".

Un ritmo incalzante di riflessioni che hanno commosso la regista che, tra le lacrime, asseriva di aver desiderato tanto di incontrare quest'oasi di umanità quale la Casa della Carità per continuare a lottare insieme per il bene.

Ai due fondatori del Festival, Alessandro Valenti e Angelo Laudisa, presenti con la Maiga, sono stati rivolti grati pensieri di incoraggiamento: "Il Festival del Cinema francese palpita di vita"; "Il vostro far cinema di qualità ci ha fatti sentire uguali bella dignità”. "Fornendo, con la vostra arte informazione e conoscenza su realtà sofferenti e delicate di questo mondo, Vive le Cinema ha creato l'effetto magico della solidarietà vera, quello del valore della sofferenza".

E nella consegna ad Aissa del simbolo della donna salentina realizzata in pietra leccese c'è stata la promessa più bella: “Non dimentichiamoci che tutti, noi di Lecce, voi di Parigi, voi del continente africano e tanti altri, non dobbiamo mai cedere alla tentazione del dire ‘non tocca a me’".

L'amore è la lotta più bella da realizzare. Sempre!

 

 

 

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