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“Il mio desiderio ed il mio auspicio è che Campi Salentina possa diventare città mariana. Subito dopo i giorni di festa, mi attiverò per portare avanti questo proposito”.

 

 

Sono le parole cariche di gioia e di attesa di Fra Piero Errico, il parroco di San Francesco d’Assisi all’apertura dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Mercede, compatrona di Campi. Fra Piero si trova a vivere per la prima volta questa ricorrenza da parroco, essendosi insediato soltanto lo scorso mese. E sorprendentemente lancia l’idea di Campi città mariana. Un intendimento che ha voluto dichiarare pubblicamente in esclusiva a Portalecce.

“Campi nutre per la Vergine, che noi onoriamo con il titolo ‘della Mercede’ - ha aggiunto Fra Piero - un amore ed una devozione filiale che travalica l’aspetto relativo solo al rito religioso. Noi, nei confronti della nostra compatrona, avvertiamo tutta la venerazione per la madre celeste, alla quale chiediamo protezione, aiuto, intercessione. Ci affidiamo di continuo a lei nelle nostre necessità. Con questi presupposti credo che sia un passo quasi d’obbligo chiedere che tutta la città possa essere identificata e ricondotta a Maria, e quindi diventare città mariana. Intanto come comunità, ci concentriamo per questi giorni di festa, che saranno certamente un’occasione importante per accrescere la nostra spiritualità”.

E dopo la novena, predicata da Padre Roberto Francavilla, che ha visto per la prima volta il coinvolgimento delle associazioni laiche di Campi, che a turno hanno animato le celebrazioni eucaristiche, oggi hanno inizio i riti del triduo della solennità. Alle 17, la messa sul piazzale di fronte al santuario di Via Squinzano, al termine della quale si svolgerà la processione con il simulacro della Madonna della Mercede, eccezionalmente scortata da due binomi cavallo/cavaliere della Scuola di Cavalleria di Lecce. Una volta giunto in piazza il corteo, come da tradizione, il canto della Salve Regina, quella composta dal maestro di Campi, Antonio Cappello, affidato al soprano Maria Luisa Lattante ed al tenore Enrico Guerra. Ad accompagnare i cantanti, la banda ‘Città di Rutigliano’, diretta dal maestro Gaetano Cellamara. Salve Regina che, dopo il positivo riscontro dell’anno scorso, sarà nuovamente eseguita sulla porta della Tramontana della chiesa matrice, e non sul palco. Subito dopo il ritorno al santuario, con il saluto a Maria attraverso uno spettacolo pirotecnico. Domani 15 ottobre, le sante messe la mattina, alle 7, 8.30, 10.30 e 12. In serata, alle 19.

Lunedì 16 ottobre, ultimo giorno di festa, alle 18.30, processione di rientro. All’arrivo in piazza Libertà, concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Luigi Pezzuto. Dopo la messa il saluto di commiato alla Madonna, nuovamente con il canto della Salve Regina, con la voce del soprano Elena Mignone e la banda ‘Città di Squinzano’, diretta dal maestro Giovanni Guerrieri. La statua della Madonna farà quindi rientro in chiesa matrice, dove rimarrà esposta sul tosello fino al 1° novembre, per poi essere collocata nella sua nicchia, nel cappellone del SS. Sacramento.

 

 

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