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Neanche la pioggia che ha iniziato a cadere all'uscita della cattedrale ha scoraggiato i tanti giovani accorsi da ogni angolo della diocesi, invitati dai parroci, dalle associazioni e dai movimenti che hanno collaborato con il Servizio diocesano di Pastorale giovanile all'organizzazione dell'appuntamento “Da perderci la testa”, che si è svolto ieri sera a Lecce.

 

 

 

Proprio in cattedrale ha avuto inizio questo particolare momento che, inserito nel cuore dei festeggiamenti per i santi patroni della città, ha dato modo all’arcivescovo Michele Seccia di benedire i giovani in cammino verso il santuario di Sant’Oronzo fuori le mura, in occasione dell’apertura della prima Porta Santa, e di rivolgersi direttamente a loro: “Volete una Chiesa di Lecce giovane? Voi la rappresentate, per la vostra età di oggi e per la speranza di domani”.

Da Piazza Duomo i giovani si sono poi incamminati verso le navette che li hanno condotti in sicurezza presso il santuario alle porte di Lecce (GUARDA). Dopo aver accompagnato il vescovo nell'apertura della Porta Santa, il cuore dell'incontro ha visto tutti i partecipanti raccogliersi in un intenso momento di adorazione eucaristica, accompagnata da alcune riflessioni per il personale esame di coscienza, durante il quale i numerosi sacerdoti presenti si sono messi a disposizione per le confessioni dei giovani.

Alla fine della liturgia penitenziale e dopo la benedizione eucaristica, una sola parola di Seccia (GUARDA), sincera, profonda, emozionante: “Grazie ragazzi. Il momento che ho vissuto con voi stasera è veramente un dono di Dio , ed è il modo più bello per essere introdotti in questo Giubileo che stiamo già vivendo per il nostro santo patrono”.

 

 

 

 

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