La filosofia di base del mondo di Barbie mette in risalto un canone di bellezza da imitare: “se non sei perfetto non sarai mai felice”, con un’idea viziata della bellezza e della perfezione che ti porta a ricercare sempre uno status maggiore di benessere.

Il film, come sempre in questi casi, è stato lanciato dalla Mattel come operazione commerciale per vendere più bambole ma poi trasformato da Greta Gerwig e Noah Baumbach in un’occasione per poter portare ad un pubblico ampio i ragionamenti, i temi e le questioni femministe di cui la bambola Barbie può essere perfetta metafora visto come è stata prima strumento di sessismo e poi nei decenni sia diventata l’opposto: la dimostrazione della varietà di modelli, corpi, etnie e professioni che si possono offrire alle bambine.

Il risultato finale è però più vicino alla commissione originale che agli obiettivi migliori. Si, questo mondo è simile al mondo pubblicitario perché crea una sorta di illusione di una vita che non esiste nella realtà. Come nelle pubblicità spesso viene usato il corpo delle donne per vendere un prodotto e così nella canzone abbiamo la stessa percezione. L’idolatria del proprio corpo, in particolar modo del corpo femminile, viene strumentalizzato per raggiungere scopi ben precisi e solo oggi viene prestata un po' di attenzione all’importanza della donna almeno per il suo ruolo. 

I due mondi sono diametralmente opposti perché la pubblicità cerca di suscitare emozioni e coinvolgimento facendo riferimento alla vita reale, creando bisogni come può essere il prototipo di bellezza creato dal mondo di Barbie: alla base c’è sempre uno scopo di lucro. Nelle pubblicità spesso per vendere un prodotto si cerca di far passare il messaggio che quel prodotto è il miglior prodotto esistente e che utilizzarlo ti rende una persona importante, felice e appagato.

Così anche nel mondo delle Barbie oltre ad essere una persona “perfetta” e avere un mondo perfetto intorno, rende appagati ed apparentemente felici. A questo si aggiunge il tema della oggettivazione del corpo della donna che viene strumentalizzato al solo scopo di usarne per attrarre le persone ed indurre ad acquistare un prodotto.