0
0
0
s2sdefault

Viviamo in un'epoca che tratta le nostre emozioni come merce. La politica, ne ha fatto il proprio linguaggio. La scuola non educa, perché ignora l'apparato sentimentale dei nativi digitali.

 

 

 

Scrive Papa Francesco nel suo messaggio per la prossima Giornata per le comunicazioni, dal titolo  “Parlare con il cuore”: “È il cuore che ci ha mosso ad andare, vedere e ascoltare ed è il cuore che ci muove a una comunicazione aperta e accogliente”. Il cuore che sa parlare cordialmente è quello collegato alla ragione. Lo sa bene l’autore Umberto Galimberti che incentra il suo libro sia sulla ragione ma in particolare sul cuore e “le sue ragioni”.

Prima che la mente giungesse a guidare la vita dell'uomo, per i nostri antenati la vita era governata dal cuore, che con le sue sensazioni arrivava a capire in modo rapido e senza riflettere che cosa fosse vantaggioso e che cosa fosse pericoloso per il mantenimento della vita. Il cuore, infatti, promuove le azioni più rapidamente della ragione e senza troppo indugiare sul da farsi, in quanto il mondo non è ospitale e i pericoli, ogni giorno, richiedono decisioni immediate. Le decisioni del cuore sono promosse da emozioni come la paura di fronte al pericolo o come il desiderio, che approda all'accoppiamento per la preservazione della specie. Tutto questo senza riflettere, ed ecco che anche la ragione ha modo di esistere e trova un senso.

La nostra è un'epoca di spaventosa espansione della razionalità tecnica. Da un lato, questa espansione impone la rimozione delle emozioni e, dall'altro, innesca una reazione di ritirata nel proprio sentimento, assunto come unica legge di vita. Non si può dimenticare la nostra umanità. A ciò si aggiunge la ricerca costante di visibilità e di fama, che trasforma le nostre emozioni in merci da vendere. Ma allora siamo ancora capaci di riconoscere che cosa sia un'emozione? I sentimenti e le emozioni si imparano. E tutte le società, e oggi la scuola, dalle più antiche a quelle di oggi non dovrebbero sottrarsi a questo compito perché solo il sapere ha potenza sul dolore.

Solo così scopriremo ancora una volta l'educazione nei libri d'arte, di storia, di scienze, di matematica, di filosofia e di letteratura dove al centro c’è sempre  cammino umanistico e umanitario che vale la pena di percorrere per sentire dentro nella nostra vita ogni singola emozione.

 

Forum Famiglie Puglia