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Aula, silenzio, parola: viaggio dentro un luogo in cui si impara a pensare, e a credere con intelligenza.

 

 

 

 

Alle 15:55 la campanella non suona. Ma le sedie sono già quasi tutte occupate. Inizia così, con il rumore sommesso delle pagine aperte e qualche caffè ancora in mano, una giornata qualunque all’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano (Issrm) “don Tonino Bello” di Lecce. Non c’è formalismo, ma c’è tensione vera: la lezione comincia e il silenzio si fa denso. Chi ha detto che la teologia è lontana dalla vita?

Il professore entra in aula, non alza la voce. Introduce un brano di Sant’Agostino e poi lo rilancia con una domanda: “Ma voi, che idea avete di felicità?”. Non è retorica. Parte una discussione. C’è chi cita il Vangelo, chi il proprio vissuto. Chi non parla, ma prende appunti come se da quella frase potesse dipendere qualcosa di importante.

All’Issrm si studiano i classici della teologia, certo. Ma c’è anche spazio per la filosofia, l’etica, l’arte, le scienze umane. È un percorso per chi sente che la fede non può essere un’abitudine, ma deve essere pensata. E condivisa.

Alle 17:20 c’è una pausa, e nel punto ristoro la conversazione riprende. Due studenti discutono con passione: "Secondo te è possibile parlare di Dio senza tradire il mistero?" - domanda una studentessa. Il suo interlocutore riflette un attimo, poi risponde: "Forse no. Ma non parlarne sarebbe come smettere di cercare”.

Nelle ultime due ore c’è un seminario. Un giovane docente mostra un’immagine generata da un sistema di intelligenza artificiale: “Questo è un volto di Cristo generato da una macchina. Ma può un algoritmo intuire la grazia?”. Un sorriso scappa tra i banchi. Ma la provocazione resta.

La giornata si chiude come è iniziata, ovvero con una domanda: “Cosa significa oggi dire la fede, senza banalizzare la complessità del mondo?”. A pensarci bene, è sempre da lì che si riparte.

L’Issrm “don Tonino Bello” apre le porte della sua sede in Via Umbria, nel plesso del Centro di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II” (ex nuovo seminario), per l’Open day dell’8 maggio: un’occasione per scoprire da vicino il percorso accademico e umano di un’istituzione viva. Per partecipare è necessario iscriversi a questo LINK

 

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