Lo scorso 8 aprile si è tenuto presso l’Issrm “Don Tonino Bello” di Lecce l’ultimo incontro del corso di formazione teologico-spirituale alla vita pastorale, intitolato “Pellegrini di speranza nella storia”, articolato in cinque incontri e presieduto dal professore don Alessandro Grande.
Cinque incontri dove la Sacra Scrittura, la teologia, il magistero, tratti psicologici insieme a quelli pastorali si sono intrecciati dando modo di formare ottimi e numerosi momenti di condivisione di vari pensieri, esperienze e perplessità.
Il concetto di speranza cristiana si regge su tre principi: tempo, responsabilità di Dio e dell’uomo, e alleanza. Concretizzati mirabilmente nell’evento dell’incarnazione.
In Gesù si vede una provvidenza che è la sovrintendenza di Dio nella storia, la croce oltre ad essere il punto di estrema rivelazione è anche il punto più distante tra l’uomo e Dio. La croce, sulla quale Dio sale, colma tutte le distanze che ogni uomo durante la sua vita percepisce, e da lì la Grazia è in grado di raggiungere tutti.
La croce esclude una speranza entusiastica (del futuro facile), esclude anche una speranza titanica (pelagianesimo), ma anche quella spiritualistica (rifugiarsi sul monte Tabor). Agostino scrive di Maria “è portata da colui che portava”, questo è il passo della speranza.
I nemici della speranza sono rassegnazione e presunzione, invece lo stare in Gesù in tutto fa fiorire la speranza e permette un discernimento evangelico. La speranza cristiana è un profumo che si espande, è un profumo delicato ma che non può smettere di espandersi, avviene grazie a un’etica evangelica “da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35) e poi supportata da un’etica eucaristica: prendere, benedire, spezzare e dare.
Questa iniziativa, proposta come attività extracurriculare, ha rappresentato un'occasione preziosa per sperimentare quanto la formazione teologica, quando vissuta in modo autentico e coinvolgente, possa toccare le corde più profonde dell’esistenza. Non si è trattato solo di un ciclo di lezioni, ma di un’esperienza vissuta insieme, dove intelligenza, cuore e spiritualità si sono intrecciati in un cammino condiviso.
Chi ha partecipato ha potuto assaporare la bellezza di un sapere che non si chiude in se stesso, ma che illumina la vita, la orienta e la accompagna. Un sapere che non ha paura delle domande, che si nutre di ascolto e genera discernimento.
In un tempo spesso segnato da confusione, disincanto o stanchezza, riscoprire la speranza attraverso lo studio delle scienze religiose significa allenarsi a guardare la storia – personale e collettiva – con occhi nuovi.
È per questo che l’Issrm “don Tonino Bello” di Lecce (SEGUI), accanto al suo doppio ciclo universitario di laurea e laurea specialistica in scienze religiose, continua a offrire occasioni formative di alto profilo, capaci di parlare al cuore e alla mente.
Per chi sente che è giunto il momento di andare più a fondo, di comprendere, di condividere e, forse, di rispondere a una chiamata più grande, questo è il luogo giusto per cominciare. Perché il desiderio di verità, quando incontra una comunità che sa accogliere e accompagnare, si trasforma in vita che fiorisce.