Aria frizzante nella Chiesa di Lecce; aria di gioia familiare e coinvolgente dal momento che il padre e pastore di questa comunità ecclesiale locale, l'arcivescovo Michele Seccia, ieri ha lodato il Signore per i settanta anni di vita.
Pubblichiamo il testo integrale dell’indirizzo di saluto che il vicario generale ha rivolto a nome della comunità diocesana all’inizio della concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia in occasione del suo settantesimo compleanno.
Una vocazione al sacerdozio già prepotente quand’era bambino, più forte del volere dei genitori. Questo lo slancio spirituale che ha caratterizzato la vita di mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, il quale domenica scorsa ha festeggiato il suo settantesimo genetliaco.
Le consacrate dell'Ordo virginum della diocesi di Lecce, unitamente al loro delegato, don Vito Caputo, si stringono festose attorno all'arcivescovo Michele Seccia nel suo settantesimo compleanno.
In occasione del 70° compleanno (il 6 giugno) dell’arcivescovo Michele Seccia che la Chiesa di Lecce festeggerà in tre diversi momenti (GUARDA SOTTO), Portalecce ha pensato di raccogliere frammenti della sua vita attraverso i racconti e i ricordi di chi lo ha conosciuto da vicino. Brevi istantanee che ripercorrono la vita di un ragazzo, di un sacerdote, di un vescovo che ancora oggi continua a scrivere pagine di vita evangelica.
L’occasione per il settantesimo genetliaco del nostro amato padre arcivescovo Michele Seccia diviene, oggi più che mai, motivo per innalzare un’inno di gratitudine a Dio per la sua saggia e premurosa presenza tra di noi.