Una serata dalla temperatura inaspettatamente invernale ha fatto da cornice alla tradizionale processione del Venerdì Santo con i simulacri del Cristo morto e della Desolata (LEGGI) portati a spalla dal Gruppo leccese dei portatori di statue.
“Non finiremo mai di indagare l’abisso di questo mistero. È tutta l’asprezza di questo paradosso che emerge nel grido di dolore, apparentemente disperato, che Gesù leva sulla croce: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mc 15,34)”.
“Cosa significa amare fino alla fine? Forse, per noi è naturale comprenderlo conoscendo già come è andata a finire dopo quell’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli e dopo che egli ha insegnato loro che essere suoi seguaci vuol dire abbassarsi fino al punto di lavare i piedi ai nostri fratelli più prossimi”.
Portalecce pubblica il testo integrale del messaggio augurale che l’arcivescovo Michele Seccia ha voluto inviare anche in video a tutta la comunità diocesana (GUARDA).
Una celebrazione attesa, sentita, partecipata. Erano davvero in tanti ieri sera a Lecce in cattedrale, sacerdoti e laici, per celebrare la Messa del Crisma presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.
Come già reso noto ieri, è in atto un tentativo di truffa telematica ai danni dell’arcivescovo Michele Seccia e dei destinatari di falsi messaggi di posta elettronica. Oggi l’attesa quanto sorprendente richiesta di denaro.