0
0
0
s2sdefault

Ieri, sabato 22 dicembre, l’arcivescovo Michele Seccia ha visitato per il secondo anno consecutivo l’Hospice di San Cesario di Lecce incontrando lo staff medico e i volontari dell’associazione “Il mantello di San Martino”  insieme alle famiglie e agli assistiti dalla struttura, celebrando una messa. Presenti anche le Crocerossine e direttore dell’Asl di Lecce.

Quest’anno è un Natale particolare, perchè se è vero che questo luogo è il tempio del dolore è anche vero che è il luogo della speranza” con queste parole il direttore dell’Hospice il dott. Vincenzo Lucio Caroprese ha salutato ed accolto l’arcivescovo Michele Seccia che nella giornata di ieri, all’Hospice di San Cesario ha incontrato lo staff medico e di volontari dell’associazione “Il mantello di San Martino”  insieme alle famiglie e agli assistiti dalla struttura, celebrando una messa. La concelebrazione ha avuto inizio con un simbolo di speranza e di pace, infatti una crocerossina ha portato la luce proveniente dalla lampada di Betlemme, dalla quale dopo averne contemplato il significato sono state accese le candele dell’altare allestito nella hall.

 “Se siamo qui – ha detto l’arcivescovo nell’omelia - è per un’esperienza di fede, specialmente a Natale , dove diventa una provocazione perchè il verbo si è fatto carne. Ecco la nostra speranza, sia quando siamo nel peccato, sia nella fragilità umana,la culla di Betlemme e il crocifisso, in questo modo, si richiamano perchè la culla ci ricorda che Dio ha creato il mondo e si è fatto bambino indifeso, mentre la croce è il simbolo della manifestazione del Suo amore. Siamo abituati a ringraziare Dio per questo?”

“Il mio augurio di Natale - ha concluso - per ciascuno di voi e per le persone di cui vi prendete cura, è perchè attraverso l’eucarestia possiate fermarvi a riflettere nel guardare queste persone nella loro fragilità e pensare a quella di Gesù Bambino bisognoso di assistenza e cure, che qualcuno lo tuteli dalle persecuzioni come noi dobbiamo fare il possibile nell’allievare il dolore del malato con la stessa tenerezza del figlio di Dio fatto bambino. Buon Natale”.

La messa si è conclusa con il saluto del direttore dell’Asl di Lecce Rodolfo Rollo che ha ringraziato l’arcivescovo per la sua presenza definendo l’ospizio in cui sono ricoverati i malati terminali “La nostra porziuncola, punto di forte richiamo al senso della vita legata al Natale e a Pasqua dove nonostante il clima difficile non manca la voglia di gioire nella speranza”. Infine il vescovo accompagnato da mons. Luigi Scardino, ha visitato i malati,riservando loro una parola di conforto.

 

Forum Famiglie Puglia