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"Lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità". Con questa raccomandazione di San Paolo nella Lettera ai Romani si può sintetizzare l’incontro, avvenuto l’altra mattina tra l’arcivescovo Michele Seccia ed il protopresbitero Padre Nikolaos Koundourgiotis, della Chiesa Ortodossa di Grecia e parroco ad Atene nella parrocchia San Nettario. 

 

 

 

L'abbraccio di mons. Seccia ancora una volta manifesta lo spirito cosmopolita e di accoglienza della nostra Chiesa di Lecce e del suo Pastore.

La visita alla cappella privata del palazzo arcivescovile ha fatto toccare con mano la tradizione bizantina della nostra terra e la grande vicinanza all’Oriente Cristiano. Nella fraterna conversazione si sono si sono condivise le comuni sfide alle quali la Chiesa deve rispondere in questo delicato periodo della storia. Con don Attilio Mesagne si sono affrontati vari punti di carattere sociale ed umanitario.

L’aumento delle famiglie povere ed il continuo arrivo di profughi e rifugiati sia in Italia che in Grecia, chiamano la Chiesa ad un servizio di amore e di sollecitudine verso il prossimo, divenendo così il porto sicuro per le tempeste ed i naufragi della storia umana. Guardarsi negli occhi ed ascoltare le vicende umane di un popolo ancora una volta ci hanno confermato che l’unica risposta che colma il cuore dell’uomo e le sue necessità è l’incondizionato amore di Cristo, che ci permette di guardare incontrarci, di riconoscerci, di abbracciarci e insieme, per mano, continuare ad essere costruttori di pace.

 

 

 

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