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È iniziata di buon’ora la prima giornata in Moldavia dell’arcivescovo Michele Seccia. Accompagnato infatti  dal vescovo di Chisinau Anton Cosa, si è subito nel carcere minorile di Goian, dove opera una scuola di formazione professionale promossa dalla Fondazione Regina Pacis.

Successivamente mons. Michele Seccia ha visitato gli uffici della Fondazione Regina Pacis ed il Consultorio familiare all'interno del quale opera anche il Patronato Sias.

Emozionante è stato l’incontro con i poveri alla Mensa sociale "Papa Francesco", dove è stato accolto dagli anziani in forma tradizionale, con il dono del pane da immergere nel sale e mangiare. Con gli anziani ha voluto parlare, salutandoli personalmente, fino a distribuire il pasto.

Nel pomeriggio, sempre accompagnato da mons. Anton Cosa ha fatto visita alla Casa della provvidenza, opera di carità della diocesi. E subito dopo si è recato ad incontrare i ragazzi delle due case-famiglia. Altro momento emozionante, soprattutto per l'entusiasmo dei piccoli, sempre grati ed affettuosi.

Mons. Seccia si è immerso con lo spirito missionario che tanto lo contraddistingue, nella realtà della Moldavia, ascoltando molto e soprattutto trovando nel vescovo Cosa un attento e premuroso confratello.

La Chiesa di Lecce da ben 18 anni “presta” un sacerdote alla Chiesa moldava, don Cesare Lodeserto, che ha portato avanti le opere della Fondazione Regina Pacis con dedizione e passione ed è vicario generale della diocesi di Chisinau. Mons. Seccia, sin dal primo giorno di visita missionaria ha voluto conoscere e rendersi personalmente conto delle opere di carità promosse e organizzate dalla Fondazione voluta anche in Moldavia dal compianto arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi e soprattutto comprendere in qual modo sarà possibile far crescere la collaborazione tra le due Chiese.

 

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