“Ritengo che il mistero eucaristico parli anche al mio cuore, alla forma che deve avere il mio ministero”.

Sono parole estratte dall’omelia (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) del primo Corpus Domini leccese presieduto da mons. Angelo Raffaele Panzetta da arcivescovo metropolita, domenica scorsa nella chiesa parrocchiale-santuario di Sant’Antonio a Fulgenzio. “Penso che il Signore - continuava il presule domenica scorsa -, attraverso questo mistero celebrato oggi, mi ricordi che il mio ministero episcopale dovrà avere uno stile eucaristico e lo stile eucaristico è quello della donazione di sé. Lo stile eucaristico è quello della consegna di sé stesso. Lo stile eucaristico è quello di chi fa gioiosamente a pezzi la sua vita per condividerla nell'amore con i fratelli. Vi chiedo di pregare in questa eucaristia perché questo progetto eucaristico che il Signore oggi ci mette davanti agli occhi possa realizzarsi”.
Pensiero inequivocabile. Parole che lasciano il segno e che indicano l’itinerario di un sentiero appena iniziato puntando subito al centro. Al sacramento intorno a cui la Chiesa trova il suo motivo di esistere e di camminare fissando la meta della comunione come il frutto più prelibato.
“Ritengo che nella vita nulla accada per caso - ha detto ancora il pastore nell’omelia del Corpus - e il fatto che questa prima presidenza avvenga in un contesto nel quale al centro è il mistero dell'Eucaristia, ritengo che questo costituisca quasi una profezia per il mio ministero e più ampiamente per quello che il Signore si aspetta da noi tutti nei giorni, nei mesi, negli anni che verranno. L'Eucaristia, infatti, è fonte culmine di tutta la vita cristiana, e il mistero che celebriamo dunque ricorda me e a tutti voi qual è la nostra meta: diventare Eucaristia, diventare Ostia gradita a Dio”.
“Come pastore - più di una promessa da parte del nuovo arcivescovo -, dovrò impegnare tutte le mie forze perché il nostro popolo, la nostra gente acquisisca una logica eucaristica, scopra o riscopra sempre più profondamente la propria dignità sacerdotale, riesca a vivere la propria vita nella gratitudine che diventa lode, ringraziamento, Eucaristia nei confronti del Signore”.
Pochi spunti che in qualche modo delineano un servizio secondo un modello eucaristico: fare “gioiosamente a pezzi la propria vita per condividerla nell'amore con i fratelli”.
Intanto domenica 29 giugno, ad appena dieci giorni dalla nomina ad arcivescovo di Lecce, mons. Panzetta riceverà il pallio dei metropoliti direttamente dalle mani del Pontefice che, fresco di elezione, lo ha promosso alla guida della sua nuova Chiesa, dopo dieci mesi di “tirocinio” al fianco dell’arcivescovo Michele Seccia. La solenne cerimonia avrà inizio alle 9,30 nella basilica di San Pietro: per gentile concessione di Tv2000, Portalecce trasmetterà in diretta Fb tutta la concelebrazione eucaristica della solennità dei Santi Pietro e Paolo, presieduta da Papa Leone XIV.
L’arcivescovo Panzetta, oltre che dai suoi più stretti familiari, sarà accompagnato in Vaticano da un gruppo di sacerdoti giovani della Chiesa di Lecce guidati da don Vito Caputo.

