È sempre particolarmente difficile formulare gli auguri di buon compleanno ad un vescovo.

Il rischio è sempre quello di usare parole di circostanza o di rasentare la captatio benevolentiae. Si comprenderà, dunque, il timore di chi scrive nel provare a rivolgere un augurio di buon compleanno che sappia evitare e l’uno e l’altro rischio, anzi abbia il sapore dell’autenticità. Per questo motivo, eccellenza, mi voglio liberare da convenevoli orpelli e provare semplicemente a raggiungere il suo cuore per trasmettere tutto l’affetto e il bene nei suoi riguardi. Una presunzione mi sia concessa: in forza del sacramento dell’ordine sacro che ci lega in unità, attraverso me, giunga tutto l’affetto e il bene per lei da parte di tutti i confratelli nell’ordine del diaconato, del presbiterato e dell’episcopato di questa santa e peccatrice Chiesa di Lecce.

Eccellenza e Padre Michele, auguri di bene e di benedizione!

Un compleanno, quello di oggi, che cade in un anno di grazia, il Giubileo che a tutti ricorda l’identità del discepolo di Cristo: pellegrini di speranza! Grazie perché in mezzo a noi continuamente testimonia il passo sollecito di annunciatore di lieti annunci, come Maria, gravida di Gesù, sui monti della Giudea in cammino verso Elisabetta. Proprio in questi giorni si conclude il lungo suo pellegrinare nella Visita pastorale che l’ha vista presentarsi come padre e pastore, fratello e compagno degli uomini e delle donne di questa terra benedetta. Tempo di ascolto e di condivisione, tempo di inviti alla gioia e di incoraggiamenti alla parresia del Vangelo. Declinazione altra dell’unico linguaggio nuovo che la Chiesa universale ha abbracciato ancora una volta nell’esperienza sinodale che ci rende tutti e ciascuno discepoli in ascolto della storia e dello Spirito che tutti orienta all’unità.

Eccellenza, l’augurio di noi suoi figli le faccia sentire come brezza leggera nel soffio dello Spirito tutto il bene palesato e nascosto che le vogliamo.

Buon compleanno, padre! Ad multos annos.