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Ieri la prima tappa ufficiale di “Sporchiamoci le mani”, l’iniziativa promossa dal Nuovo Quotidiano di Puglia, che ha visto protagonisti associazioni e volontari impegnati a ridare un volto di decoro a quelle zone che, a causa dell’inciviltà e dell’incuria, sono diventate nel tempo, discariche abusive a cielo aperto.

 

 

Terminate le “pulizie” in Via Vecchia Lizzanello a Lecce, prima delle nove tappe programmate, sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Pio X dove l’arcivescovo Michele Seccia stava svolgendo la Visita Pastorale che si conclude oggi, la benedizione del presule leccese alla presenza del direttore della testata promotrice, Rosario Tornesello, dei volontari, dei rappresentanti delle istituzioni e delle autorità. 

A tal proposito, nei giorni scorsi, così si era espresso Seccia in un intervento pubblicato da Quotidiano: “Nei giorni in cui siamo visitati dal dolore per la morte di Papa Francesco, la nuova edizione di ‘Sporchiamoci le mani’ a me appare come più di una coincidenza. Forse non un caso, Forse una profezia, considerata la ricchezza del magistero di Papa Bergoglio sulla cura del Creato”.

“Quando Francesco decise di pubblicare la Laudato si’ - scriveva l’arcivescovo di Lecce -, oltre alla sorpresa per la puntualità storico-scientifica con cui il documento tratta i temi ambientalisti, ricordo che, fuori e dentro la Chiesa, ci si chiese se la scelta di Francesco di intervenire con forza su temi inconsueti rispetto alla dottrina e alla morale cristiane, fosse stata una mossa giusta e opportuna. Qualche studioso arrivò anche a pensare che l’enciclica fosse troppo tecnica e ‘pericolosamente’ lontana dallo stile delle encicliche sociali precedenti. Quasi fuori dal seminato. Oggi, a dieci anni di distanza, posso confermare che Papa Francesco aveva giocato d’anticipo nel prefigurare un futuro più che incerto e che, aprendo un franco dialogo con il mondo della scienza e anche della politica planetaria, consentiva alla Chiesa di ricominciare a parlare con audacia e coraggio di Creato”.

“L’esperienza di ‘Sporchiamoci le mani’ - concludeva Seccia -, iniziata alcuni anni or sono dagli amici di Quotidiano, è in perfetta sintonia con gli insegnamenti di Papa Francesco in quanto trascende il pensiero e sblocca le vuote teorie diventando, da oggi, anche un modo concreto per riconoscere al Pontefice il potere della profezia che si trasforma in stile di vita e che, se per i non credenti richiama soltanto a un compito di civiltà e di cittadinanza attiva, a noi credenti, invece, scuote profondamente la coscienza in quanto sono la Parola di Dio insieme con il Magistero della Chiesa a esigere di rimboccarci le maniche e ‘sporcarci le mani’”.

 

Photogallery di Arturo Caprioli.

 

 

Forum Famiglie Puglia

 

Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce