Ieri sera, la chiesa cattedrale Maria Santissima Assunta di Lecce era gremita di fedeli che hanno fatto esperienza di comunione per pregare per i cinquantacinque nuovi Ministri straordinari dell’Eucarestia, istituiti dall’arcivescovo Michele Seccia, incaricati a nome della Chiesa, di assumere l’ufficio e il servizio di distribuire ai fratelli il corpo di Cristo.
I candidati, dopo un percorso di preparazione assistiti da don Mattia Murra, don Vito Caputo e don Gianni Mattia, hanno professato il loro impegno a compiere questo mandato durante la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Lecce che, nel suo pensiero omiletico ha sottolineato: “è un momento di grazia per la vita della diocesi, perché si allarga l’esercizio della ministerialità per rendere sempre più familiare, ma senza mancare di rispetto, il nostro rapporto con Cristo”.
Nella IV domenica di Quaresima, che la Chiesa chiama Laetare, ovvero della gioia, le quattro suore e i cinquantuno laici istituiti (LEGGI), provenienti da venti comunità parrocchiali della diocesi, hanno ricevuto il mandato per questa missione ecclesiale.
“Ho pesato le parole nel dirvi questo - ha continuato, il pastore diocesano - perché se da una parte c’è gioia nel vedere tanti di voi che hanno concretizzato nell’impegno di preparazione questa volontà di voler servire il mistero di un Dio che si dona nell’Eucarestia, di un Verbo eterno del Padre che ha voluto farsi carne e che ha voluto donarsi a tutti, dall’altra mentre ci rallegriamo, dobbiamo fare appello alla nostra vigilanza, perché dobbiamo conservare quell’atteggiamento di devozione che è manifestazione di una fede profonda”.
Affidati alle preghiere del popolo di Dio riunito nell’assemblea, durante la celebrazione si è tenuto il rito di istituzione, con il quale i candidati, in dialogo con il proprio vescovo, hanno manifestato la loro volontà a servire non solo in ambito liturgico, ma anche attraverso la pastorale della salute e attraverso il ministero della consolazione nei momenti di lutto.
“Gli ammalati possano sentire la mano di Dio attraverso l’attenzione del parroco e il servizio dei ministri straordinari dell’Eucarestia - ha concluso mons. Seccia - ma non consideriate questo mandato come un privilegio. Prima di essere un onore, è un importante responsabilità e un dovere verso coloro che avvertono la necessità di sentirsi visitati da Cristo, un atto d’amore prezioso agli occhi di Dio”.
Mons. Seccia ha poi terminato l’omelia ringraziando i nuovi ministri per la loro disponibilità ed esortandoli a fare dell’Eucarestia il cuore della propria fede e dell’accoglienza del corpo di Cristo un’occasione per confermare e radicalizzare la propria adesione e la partecipazione alla missione di tutta la Chiesa.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli.