Prima del commiato, al termine dell’eucarestia con il rito delle esequie per la mamma dell’arcivescovo Angelo Panzetta, a nome della comunità diocesana di Lecce, stringendogli la mano, ha preso la parola l’arcivescovo Michele Seccia per donare una "carezza" di conforto al confratello vescovo e ai suoi familiari. Ecco il testo integrale.
Carissimo don Angelo, fratello mio nel ministero.
In questi giorni di inatteso e profondo dolore, la Chiesa di Lecce ha pregato tanto per accompagnare la tua cara mamma all’incontro con il Signore. E, ne siamo certi - è la fede che ce lo insegna - la tua mamma è già in paradiso: per le mamme dei sacerdoti è sempre assicurato un posto speciale in cielo.
So bene quanto una morte improvvisa possa trovarci impreparati e quanto possa far male al cuore una mancanza inaspettata. Ma sicuramente la tua mamma era pronta per ricevere l’abbraccio del Padre e anche quello del tuo caro papà che ci ha lasciati poco più di un anno fa.
Insieme, loro due, come hanno fatto in vita, continueranno a guidarti dal cielo, a proteggerti, a esserti vicino nella tua vita di pastore. E oggi, la Chiesa di Lecce di cui a breve sarai padre e pastore, ancor di più - per questa assenza fisica -, sarà tua madre. Anche tu, come me e come i nostri confratelli presbiteri, la sentirai tua madre. Nell’abbraccio del suo grembo ti sentirai figlio e ciò ti sarà di grande aiuto e di sereno conforto.
Caro don Angelo, l’affetto umano e la comunione ecclesiale che ci legano ti siano di consolazione. E la nostra preghiera sia come un balsamo che cura il tuo grande dolore.
Il mio pensiero raggiunga anche tuo fratello e le tue sorelle: ora il vostro legame, senza la mamma e il papà, sarà la forza più grande che vi aiuterà ad andare avanti e a guardare con fiducia e speranza al domani. La Chiesa di Lecce vi vuole ancor più bene di prima.
Dio accolga e benedica i nostri pensieri, le nostre preghiere e le nostre azioni e doni pace e coraggio a tutti voi.
Maria, mamma delle mamme dei sacerdoti, ti stringa al cuore, caro don Angelo, e avvolga nel suo manto materno l’anima benedetta della tua amata mamma. Così sia.