Parto dal dato normativo. Il dPCM 26/04/2020, all’art. 1 co. 1 lett. i) ripete quanto già stabilito dal dPCM del 10/04, e cioè che “l'apertura dei luoghi di culto è condizionata all'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.
Quasi a sorpresa, l'altra mattina a Santa Marta durante la messa Papa Francesco ha pregato e ha invitato i telespettatori a pregare per gli insegnanti e per gli studenti che si preparano agli esami.
Domani 26 aprile festeggeremo la giornata per l'infanzia, ed in questo momento penso in modo particolare ai bambini.
La "fase 2" della situazione di pandemia sta per partire, avviando la società verso una progressiva conclusione dell’emergenza.
Avevamo l'agenda piena, e non solo l'agenda, tutta la vita era piena di impegni, ora abbiamo chiuso anche la porta di casa. Il mondo non ci appartiene più, senza preavviso, pensavamo che il mondo fosse nostro.
Leggo spesso sui social la stanchezza di molti in questa fase di lockdown. È difficile vivere chiusi tra le mura di casa spesso prive di spazi adeguati. Si è stanchi delle chiusure.