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In attesa dell’arrivo e della sepoltura dell’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi che avverrà lunedì prossimo (diretta tv sulla nostra pagina Fb e su Teledehon ch 18 e 518), continuiamo a ripercorrere la vita e il magistero dell’arcivescovo Ruppi.

 

“Io sento in questo momento il calore della vostra amicizia”, affermò l’arcivescovo mons. Cosmo Francesco Ruppi con gratitudine e commozione alla comunità ecclesiale nell’omelia della messa per il decennale del suo episcopato nell’arcidiocesi salentina.

A sua volta, il consiglio comunale di Lecce, con delibera del 18 gennaio 1999, gli conferì ufficialmente la cittadinanza onoraria del capoluogo.

Il presule palesò la scelta di fondo del suo impegno di evangelizzatore nella vita socio-politica nel significativo intervento nel Sinodo dei vescovi, al quale partecipò come membro nominato da Papa Giovanni Paolo II il 24 agosto 2001.

Respingendo l’idea di uno sviluppo pienamente subordinato al profitto e proponendo un invito a favore dell’accoglienza di profughi e immigrati, precisò che le importanti questioni della giustizia sociale e della solidarietà impegnano note-volmente l’azione della comunità ecclesiale, che non solo non può rimanere indifferente e imparziale, ma che la coinvolgono sino al punto che la Chiesa interviene “quando ne va di mezzo il diritto alla vita, alla salute, alla sopravvivenza, ai di-ritti fondamentali riconosciuti ad ogni uomo”.

Nella convinzione, come nel 2002 intitolò il suo Messaggio in occasione della festa della Madonna Assunta, di dover operare “Con la carità nel cuore del mondo”. E quindi di dover realizzare un progetto pastorale fondato sulla forza evangelizzatrice della Carità e proteso a rendere presenti ed efficienti in tutte le parrocchie la Caritas parrocchiale.

Già nel 1995 aveva dedicato un intero capitolo, il quinto, della sua Lettera pastorale “Dal Sinodo al Giubileo” a “Il nostro impegno per la città dell’uomo”, sottolineando che “Il patrimonio di valori che la Chiesa custodisce e la secolare rielabo-razione del magistero vengono messi al servizio di tutte le forze politiche perché ciascuna possa attingervi come a fonte che rigenera” e sollecitando tutti ad affrontare le grandi problematiche concernenti il sistema delle libertà, la qualità della vita, il destino dell’uomo, le forme di convivenza, le ragioni che danno senso al lavoro alla leggi dell’economia, i motivi dell’impegno politico. (p.72)

Dichiarando apertamente che “la Chiesa è super partes… non intende interferire sulle scelte che ciascuno deve compiere” e che se è venuta meno l’unità dei cattolici a livello di partito, i cattolici devono rimanere uniti nel riferimento ai valori.

Evidente la sua spiccata sensibilità per coniugare Vangelo e vita sociale, fede e impegno politico. Come servizio per il bene comune.

Il 30 dicembre nella tarda mattinata l’accoglienza delle spoglie di mons. Ruppi provenienti dal cimitero di Alberobello dove riposa dal giorno della sua morte (29 maggio 2011). Seguirà in forma strettamente privata la sepoltura in cattedrale nel sepolcro realizzato nell’altare di San Filippo Neri alla sinistra dell’altare maggiore. Alle 17,30 nella sala del trono in episcopio la commemorazione a cura di mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e alle 19 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta in cattedrale da mons. Michele Seccia con la partecipazione dei vescovo di Puglia e di tutto il clero diocesano.

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