0
0
0
s2sdefault

Ai piedi della croce stava la Madre e accanto a lei il discepolo che il Maestro amava.

 

 

Gli occhi della madre erano fissi, contemplavano gli occhi pieni di dolore di quel Figlio che per il dono vivo e vivificante dello Spirito ella aveva generato nella carne. La sua carne di giovane donna, promessa sposa, e, per questo, desiderosa di diventare madre. Quello stesso Spirito che l’aveva guidata come discepola di quel Maestro che era il suo stesso figlio e che ora le ha dato coraggio, forza, consolazione vera, possibilità di guardare gli eventi. Di cogliere quell’essenziale che è invisibile agli occhi degli uomini e delle donne perché presenza del mistero grande dell’amore del Padre che solo si può cogliere se ci si fida della sua Parola e ci si lascia guidare dalla sua Grazia.

E lei donna e madre Sta qui sotto la croce, oggi come ieri, perché si è fidata della Parola, l’ha ascoltata, le ha dato carne, la carne di quel suo Figlio che è inchiodato a una croce nell’obbedienza alla volontà di Colui che è Padre e per Lei, anche sposo. Di quel Figlio che è dono di vita per la vita del mondo.

E lì sotto la croce si rinnova e trova compimento il Mistero. Lì, per la fedeltà della Vergine Madre, il dono della vita del Figlio diventa seme di vita che genera una moltitudine di figli. E come nel mistero dell’incarnazione era stata necessaria la presenza di una madre, oggi nel mistero della redenzione che segna la nascita della nuova umanità e della Chiesa è ancora necessaria la presenza di una madre. Maria, nuova Eva. Maria la madre dei viventi. Maria la madre della Chiesa.

Dopo aver fissato gli occhi in quelli del Figlio amato, per le parole di questo stesso Figlio, lo sguardo si fissa sul volto quel figlio che in quel momento le è stato affidato e al quale, al contempo, era stata affidata. “Figlio, ecco la tua Madre.

È il Mistero che ieri abbiamo ascoltato nelle parole di una narrazione bella, puntuale, ricca di tanti altri segni ma che rischia di rimanere bella, come la scena di un film da oscar o il libretto di tante storiche composizioni musicali, antiche e moderne, se questo mistero, questo evento, che si consuma lì sul Calvario, non viene accolto come quel dono di grazia che ci ha generato e continua a rigenerare in noi la vita di figli. Se lo stesso dono non viene accolto come impegno che ancora oggi ci interpella: essere noi, nella comunità, nella fraternità, nelle nostre famiglie, nell’impegno comune e personale, capaci di generare vita, quella vita nuova, quella vita bella che ci è stata donata da quel dono dello Spirito che il Crocifisso nella sua disumana e terribile collocazione provvisoria, ha donato al Padre e a noi.

Noi oggi sotto la Croce siamo il discepolo.

Noi oggi sotto la croce siamo Maria, la Madre, la Chiesa.

Maria, il Figlio, il discepolo, lo Spirito. Per la sua presenza noi siamo il Figlio, noi siamo il discepolo, noi siamo Maria. Perché il mistero della Croce continui ad essere vivo ed efficace.

 

Forum Famiglie Puglia

 

Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce